mercoledì 6 marzo 2013
Israele, spettacolo drag queen rompe tabù a Gerusalemme
Israeliani e palestinesi insieme sotto il segno
della trasgressione e per di piu' nella 'tre volte santa' Gerusalemme,
non proprio nota per l'effervescenza della sua vita notturna. E' quello
che succede al Mikve Bar, nel cuore della citta', a poca distanza dai
quartieri degli ebrei ortodossi, dove un gruppo di 'drag queen' ogni
settimana fa il suo spettacolo di cabaret e canzoni, mandando in
visibilio il pubblico e da due anni fa il tutto esaurito. Gia' il nome
del locale e' tutto un programma, visto che 'Mikve' e' il bagno rituale
ebraico di purificazione delle donne. Ma di donne, almeno nel senso
stretto del termine, non se ne vedono: ad aprire lo show e' Gallina Port
de Brass, inguainata in un abito nero, che, dopo essersi aggiustata la
guepiere con una smorfia, inarca la schiena mettendo in mostra bicipiti e
poderosi muscoli dorsali da ex cestista. Subito dopo arriva la 'divina'
Kiara Duple, seguita dalla 'tagliente' Diva D e dalla 'tentatrice'
Talula Bonet. Prima di loro, il pubblico ha visto il video di uno streep
tease 'al contrario': una giovane donna, vera, che invece di spogliarsi
si riveste e alla fine indossa il tradizionale velo islamico (hijab).'Il Mikveh Bar e' aperto a tutti, omosessuali e
non, ebrei, arabi e cristiani', dichiara orgogliosamente Sharon, una
delle organizzatrici della serata. 'L'obiettivo - continua la giovane
israeliana - e' creare una zona franca per ogni abitante di Gerusalemme
senza distinzioni, al riparo dai bacchettoni religiosi che ormai
vogliono decidere ogni cosa nella nostra società'. E infatti per le
'drag queen' non si tratta solo di divertimento: 'Siamo un gruppo di
attivisti israeliani e palestinesi che - spiega Elias Wakeem - ha deciso
di manifestare il proprio dissenso contro l'attuale situazione politica
in modo alternativo: non solo partecipando alle manifestazioni, ma
mostrando alle nostre comunita', se pur attraverso la trasgressione, che
la coesistenza e' possibile'.Lo spettacolo si svolge in un turbinio di luci e
colori e le due presentatrici della serata - Kiara Duple (israeliana) e
Talula Bonet (palestinese) - alternano battute vietate ai minori in
arabo a storielle piccanti in ebraico, in un continuo botta e risposta
con la gente sotto il palco. La serata si conclude con un balletto a cui
il pubblico e' invitato a partecipare intonando le canzoni delle icone
gay del pop mondiale, da Madonna a Lady Gaga, e con un inaspettato
appello finale a supporto dei prigionieri palestinesi.http://www.italiachiamaitalia.it/
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