Un altro pretesto per l'odio, gli autobus !
di Deborah Fait
Perdonatemi se saro’ troppo violenta ma non posso farne a meno di fronte
all’indecenza dei commenti sugli autobus organizzati dal ministero dei
trasporti israeliano, autobus navetta che devono trasportare i lavoratori arabi
in Israele, raccogliendoli di villaggio in villaggio.Ho letto i commenti sui giornali di sinistra israeliani e ho pensato “ecco ,
incomincera’ un altro walzer dell’odio in Italia ”. …......Ho letto il commento di Anna Foa sul bollettino dell’UCEI e ho incominciato
a sentirmi poco bene, ho continuato a leggere: L’unita’, il Sole 24 ore, il
manifesto, l’Ansa (
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=48315)
e il male e’ aumentato …........ ….....Spiego bene il “fattaccio: Israele ha pensato di istituire alcune linee di
trasporto esclusivamente per lavoratori arabi, linee speciali, del tipo
navetta, esistenti in ogni paese del mondo per il trasporto dei lavoratori ,
autobus speciali che trasportano la gente in orario di lavoro alla
mattina e, senza intasare le linee passeggeri, li riporta a casa la sera.
Praticamente un servizio door to door per far sì che i palestinesi non
debbano pagare prezzi esosi ai loro “padroncini” per arrivare alle fermate
degli autobus di linea passeggeri regolari. Prima pagavano 40 shekel a viaggio
ai padroncini palestinesi , adesso pagheranno 5 shekel sugli autobus
israeliani al loro esclusivo servizio.Ditemi, per favore, ditemi dove sta lo scandalo e dove sta l’apartheid?Nel sud Italia non esistono autobus navetta (piu’ che altro si tratta di
camion sgangherati) che portano gli extracomunitari dai centri alla periferia
per la raccolta dei pomodori?E’ apartheid? Negli USA non esistono autobus che trasportano lavoratori messicani in Texas
o in California? E’ apartheid? In Italia vanno bene i treni infestati da cimici e pidocchi che,
sovraffollati fino all’inverosimile umano, portano la gente nei luoghi di
lavoro periferici dove arrivano spesso in ritardo e sconvolti dalla mancanza
d’aria? Non e’ apartheid, e’ schifezza, e’ incivilta’.In tutto il mondo civile i lavoratori possono usufruire di servizi speciali
, istituiti solo per loro.Se lo fa Israele diventa apartheid.Se lo fa Israele diventa razzismo.Se lo fa Israele tutto il mondo si scatena.Gli arabi dei territori vivono separati dagli ebrei per volonta’
dell’ANP che ha dichiarato piu’ e piu’ volte che nessun ebreo deve andare
ad abitare tra loro. (questa non e’ apartheid, ...? Questo non e’ razzismo?)I nuovi autobus navetta servono per facilitare la vita dei
palestinesi, fanno il giro di tutti i villaggi arabi sparsi in Giudea e
Samaria, raccolgono i lavoratori e li portano a destinazione. La sera fanno il
servizio contrario.…........
Udg scrive le solite porcherie sull’Unita’:“Non bastavano le bypass road, i check point all’interno della
Cisgiordania e lungo la Linea Verde e i gate agricoli controllati dall’esercito
israeliano e che separano i villaggi palestinesi dalle proprie terre al di là
del Muro. Non bastava quella «Barriera di sicurezza» che per i palestinesi
della West Bank è il «muro dell’apartheid». Non bastavano. Perché da ieri
Israele ha dato vita agli autobus per soli palestinesi. Gli autobus
«segregazionisti». Una vicenda che racconta lo spirito di una nazione molto più
delle trame politiche legate alla formazione del nuovo governo.Israele, lo Stato nato dalle ceneri della follia razzista nazista e vittima
dell’odio degli integralisti islamici di tutto il mondo, sembra fare propri i
principi segregazionisti. Il governo ha creato linee di autobus riservate solo
ai palestinesi in Cisgiordania, di fatto escludendoli dalle linee «normali»,
che saranno riservate ai coloni ebrei.”Rispondo ai primi “non bastavano”.Le bypass road servono a poter andare in macchina senza beccarsi pietre di
mezzo kilo in pieno viso.I check point servono ( adesso sono quasi scomparsi anche se non del tutto
nelle zone pericolose) per controllare che non entrino in Israele i terroristi.La barriera di sicurezza serve a salvare gli israeliani dalla morte, gli
attentati sono calati quasi del 100%. Cosa vuole, signor Udg, agli israeliani
piace vivere. E’ una colpa?Abbiamo gia’ dato e se ai palestinesi le nostre misure di sicurezza danno
fastidio potevano pensarci prima di dilettarsi col terrorismo e i
kamikaze.
Se danno fastidio a voi non ce ne potrebbe fregar di meno.Gli autobus segregazionisti esistono solo nella sua testa, signor udg. Mi piacerebbe vedere Umberto de Giovannageli mettersi un kippa’ in testa e
andare in un villaggio arabo o salire su un autobus insieme a una cinquantina
di arabi .…......Cosi’, en passant, qualche azione di linciaggio di ebrei che per
necessita’ o per sbaglio, sono passati attraverso i cosiddetti territori
palestinesi:Da dove incomincio?Forse dai due riservisti israeliani che avendo sbagliato strada, furono
linciati e svuotati di tutti gli organi, cervello compreso, prima di essere
gettati giu’ dai finestroni della stazione di polizia di Ramallah?Vogliamo ricordare la mamma e le sue tre bambine ammazzate a bruciapelo
perche’ attraversavano in macchina un territorio palestinese per tornare
a casa? (Non esistevano ancora, purtroppo, le bypass road) E quel soldato israeliano salito su un autobus arabo e gettato fuori
ormai a pezzi?Vogliamo ricordare Emmanuel, 17 anni, che per tornare a casa prima che
facesse buio, si era addentrato in territorio palestinese? Fermato ,
linciato, ammazzato a sassate in testa.Vogliamo ricordare i due ragazzi proprietari di un ristorante a Tel Aviv e
recatisi nei territori per comprare piante? Bloccati in una trattoria
dove si erano fermati per mangiare del buon hummus, trascinati contro un muro e
ammazzati a fucilate.E quel poveretto che da Tel Aviv era andato dal suo meccanico di fiducia a
TulKarem? Non e’ piu’ tornato in Israele....vivo.Ricordo anche la famiglia Fogel , tutti sgozzati, mamma, papa’ e tre
bambini, la piu’ piccola aveva tre mesi. Abitavano vicino a un villaggio
palestinese........lo “Stato nato dalle ceneri della follia razzista nazista”....beh, signor
Udg, anche questa e’ un’inesattezza perche’ il moderno stato di Israele era
nato molto prima, esattamente nel 1898 durante il primo Congresso sionista a
Basilea e sarebbe nato anche senza Hitler come molti altri stati prima
inesistenti in Medio oriente. Con una peculiarita importante pero’ Israele e’ sempre esistito nel cuore e nell’anima del Popolo Ebraico.
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