lunedì 11 marzo 2013
Un'altra tragedia umanitaria a Gaza
La Striscia di Gaza notoriamente è flagellata da gravi problemi: si fa
fatica a trovare batterie per gli esigentissimi iPhone5 di ultima
generazione, armi e munizioni arrivano con il contagocce per colpa del
blocco marittimo israeliano che peraltro le Nazioni Unite hanno
riconosciuto legittimo, gli alberghi a cinque stelle sono sempre
affollati malgrado le tariffe praticate, e ora ci si mettono gli
egiziani, che inondano i tunnel scavati al confine, e pazienza se nel
far questo qualche palestinese muore affogato, o schiacciato dal
collasso della galleria (sicuramente farebbe più notizia se i
responsabili del tentato omicidio fossero altri).A queste sciagure bibliche - altro che l'invasione delle locuste che sta
flagellando il vicino Israele; e di cui si occupa con morbosa
atttenzione la stampa nostrana - se ne aggiunge un'altra: come
riferisce Ma'an News Agency,
nel mese di febbraio il locale ministero dei trasporti ha ordinato il
numero chiuso delle auto importate nella Striscia. Motivazione? il
numero eccessivo di autoveicoli che circolano per le strade dell'enclave
palestinese. Le cui sofferenze risultano così sempre più indicibili.Naturalmente l'odiato nemico sionista ha la sua parte di responsabilità:
ne' potrebbe essere diversamente. Basti pensare che viaggiava su un
auto - distrutta - Ahmed Jabari, il pericolo terrorista intercettato
dall'aviazione israeliana a novembre; e sempre su auto, su cui
pateticamente veniva dipinta la scritta "TV", viaggiavano altri
terroristi in giro per la Striscia, nel tentativo di sfuggire ad
esecuzione: qui lo spregio delle norme del diritto di guerra risultava
senza dubbio attenuato proprio dalla circostanza della scarsa
disponibilità di autoveicoli da adibire all'uopo.Speriamo dunque che il valico meridionale al confine con l'Egitto venga
riaperto, al pari dei valichi israeliani dai quali quotidianamente
passano tonnellate di ogni bendiddio; auto incluse. Gaza non ha bisogno
dell'elemosina e della commiserazione del mondo: occorrono autoveicoli,
anche di grossa cilindrata. Come quelli immortalati da questa foto - una
fiammante BMW - scattata al valico di Kerem Shalom.
Gaza è una bella città. Ma sempre più, il problema più asfissiante...
come recitava quel tale palermitano nel film "Johnny Stecchino" - è il
"trafffico".VIDEO:http://ilborghesino.blogspot.it/2013/03/unaltra-tragedia-umanitaria-gaza.html#more
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