mercoledì 10 aprile 2013
Margaret Thatcher (1925-2013)
Cambiò per sempre il volto della politica e della società nel Regno
Unito, e forse anche del mondo intero. Dalla sua esperienza di governo,
si creò una nuova dottrina economico-politica, il thatcherismo. Fu tanto
amata, quanto odiata. Ma ciò che Margaret Thatcher, primo ministro
britannico tra il 1979 e il 1990 scomparsa ieri all’età di 87 anni,
considerò la sua più grande realizzazione, fu l’aver salvato la vita di
una ragazza ebrea nel 1938. Si trattava di Edith Muhlbauer,
diciassettenne austriaca amica di penna della sorella maggiore della
futura Lady di Ferro, Muriel. Quando, dopo l’Anshluss, i nazisti
cominciarono a portare via gli ebrei, la giovane si rivolse alla
famiglia inglese in cerca di aiuto. Ma i signori Roberts, che gestivano
una piccola drogheria nella cittadina di Grantham, come sottolineano
oggi i giornali di tutto il mondo per ricordare le umili origini della
Thatcher, non avevano le risorse per far scappare e ospitare Edith.
Furono le due sorelle Muriel e Margaret, che all’epoca aveva 12 anni, a
darsi da fare. Raccolsero i fondi, convinsero il Rotary club locale a
prendere a cuore la vicenda. Edith si salvò, rimase in Inghilterra e poi
riuscì a raggiungere alcuni parenti in America. Un episodio che, come
ricorda il magazine ebraico statunitense Tablet, lasciò un segno
profondo nella piccola Margaret “Non esitare mai nel fare tutto quello
che puoi per salvare una vita” spiegò in un incontro pubblico nel 1995.
E mentre il mondo intero rende omaggio a Margaret Thatcher, ammiratori e
avversari, che ancora l’accusano di aver portato solo rovine, un
ricordo speciale arriva dalla Comunità ebraica britannica, con cui la
Thatcher mantenne sempre un rapporto stretto. A differenza di molti
leader che l’avevano preceduta, ella non ebbe mai alcuna tolleranza nei
confronti dell’antisemitismo, come ricordò Nigel Lawson, che Thatcher
nominò suo ministro delle finanze facendo storcere il naso a molti
compagni di partito proprio a causa della sua appartenenza ebraica.
“Semplicemente non riesco a comprendere l’antisemitismo in sé”
sottolineò la Thatcher nelle sue memorie.La Lady di Ferro si impegnò anche per imprimere una svolta alla politica
britannica in Medio Oriente, tradizionalmente filo-araba. Ella stessa
fu fondatrice dell’Associazione di amicizia anglo-israeliana di
Finchley, sobborgo a nord di Londra dove fu finalmente eletta al
Parlamento (dopo due tentativi andati a vuoto) e dove tra l’altro si
concentra una parte cospicua della popolazione ebraica della Capitale
inglese.“La baronessa Thatcher è stata un gigante che ha trasformato il Regno
Unito – l’ha ricordata il rabbino capo del Commonwealth Jonathan Sacks –
L’ho conosciuta molti anni fa, quando era il parlamentare del nostro
collegio elettorale. È stata amata e ammirata da molti della nostra
comunità, che ne sentiranno la mancanza. Sono poco le persone che nella
mia vita hanno lasciato un’impronta tanto profonda nella società
britannica”.Rossella Tercatin(9 aprile 2013) http://moked.it/blog/
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La storia questa sconosciuta
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