martedì 9 aprile 2013

Turismo: Israele, prenotazioni anche durante scontri Gaza
(ANSAmed) - NAPOLI - "Durante gli scontri del novembre 2012 le prenotazioni per il 2013 non si sono fermate, questo e' un segnale del tutto nuovo". A descrivere il dato positivo per il turismo israeliano e' Tzivi Lotan, consigliere per gli affari turistici dell'Ambasciata di Israele, a Napoli nei giorni scorsi per rilanciare l'offerta turistica del Paese dalla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli. "Di solito durante i momenti di tensione - spiega ad ANSAmed Lotan - si registravano rinvii di partenze, annullamenti ma, soprattutto, uno stop alle prenotazioni per i mesi successivi.Invece in questo inizio di 2013 gli arrivi sono stati in aumento". Un'inversione di tendenza importante per Israele, una terra ricchissima di luoghi interessanti per i turisti sia di tipo religioso sia che si tratti di semplici appassionati di monumenti che hanno fatto la storia dell'umanita'."Probabilmente - spiega il funzionario israeliano - il Paese viene visto come maggiormente sicuro anche in momenti di tensione, ma molto avra' pesato anche la sensazione che ormai i problemi di sicurezza coinvolgono molte parti del mondo". Lotan si riferisce in particolare ai paesi della Primavera araba: "Dopo le rivolte - spiega - si pensava che quei paesi avrebbero trovato una rapida via verso la democrazia e la stabilita', ma cosi' non e' stato, in Egitto, ad esempio dove, pero', i turisti sono tornati". Insomma, e' come se si fosse alzata la soglia di tolleranza dei turisti stessi. I flussi in Israele continuano a salire con 3,5 milioni di visitatori giunti nel paese nel 2012, in aumento del 4% rispetto al 2011. In particolare in provenienza dall'Italia, nel 2012 sono stati 170.000 gli italiani che hanno visitato Israele, il 12% in più rispetto al 2011.L'Italia si piazza al sesto posto tra i paesi da cui provengono piu' visitatori per la Terra Santa. Il primato resta degli Usa, seguiti dalla Russia e da Gran Bretagna, Francia e Germania. Tra i turisti italiani sbarcati nel Paese circa il 70% era riconducibile a motivi religiosi. Ancora lenti gli arrivi dai nuovi mercati, come India e Sudafrica, mentre in aumento sono i brasiliani. "In questi ultimi anni - dice Lotan - aumentano sempre piu' i turisti che arrivano non solo per motivi religiosi". Una promozione in piu' per gli israeliani e' arrivata da Cavani, il bomber uruguayano del Napoli che ha visitato il Paese: "Per convincere i napoletani a venire da noi - sorride Lotan - mi basta dire: seguite le orme di Cavani".

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