lunedì 13 maggio 2013
Di Khaled Abu Toameh,http://www.israele.net/
Yusuf al-Qaradawi, uno dei più famosi eruditi islamici egiziani,
presidente dell'Unione Internazionale degli Studiosi Musulmani, ha
dichiarato giovedì che “la Palestina non è mai stata una patria
ebraica”, ed ha aggiunto che i musulmani non faranno mai alcuna
concessione né riconosceranno Israele. “La Palestina – ha sostenuto
Al-Qaradawi – era e resterà araba e musulmana. La patria non si vende
per denaro”.Arrivato a Gaza la sera di mercoledì alla testa di una delegazione di
cinquanta studiosi islamici provenienti da quattordici paesi,
Al-Qaradawi ha parlato in questi termini durante un incontro con
esponenti del “governo” di Hamas nella striscia di Gaza, ed ha aggiunto
che i musulmani sono in guerra col sionismo “che pretende di essere
ebraico, ma è ben lungi dall'esserlo”. Secondo Al-Qaradawi, “il sionismo
vuole divorare la terra accampando falsi pretesti”, e ha spiegato: “La
Palestina non è mai stata ebraica”, aggiungendo che è proibito ai
musulmani cedere diritti sulle loro terre.I palestinesi della striscia di Gaza, ha continuato Al-Qaradawi,
“rappresentano tutta la nazione islamica che conseguirà la vittoria e
ripristinerà i propri diritti”. Ed ha concluso dicendo che i palestinesi
torneranno alle loro case di un tempo, all'interno di Israele, e che la
delegazione da lui guidata nella striscia di Gaza rappresenta tutti
coloro che “amano la Palestina, Gaza, la fermezza e la jihad [guerra
santa]”.Dal canto suo, il “primo ministro” di Hamas Ismail Haniyeh ha ribadito,
durante l’incontro con gli studiosi islamici, che il suo movimento non
farà concessioni sui “diritti dei palestinesi”. “Non cederemo un solo
centimetro della terra di Palestina – ha dichiarato Haniyeh – La terra è
nostra, Gerusalemme è nostra e Dio è con noi”.Haniyeh ha omaggiato Al-Qaradawi conferendogli la “cittadinanza palestinese” e un passaporto.Hamas ha accolto con entusiasmo la visita della delegazione guidata da
Al-Qaradawi definendola un evento “storico”, mentre l'Autorità
Palestinese ha criticato lo studioso per le sue posizioni controverse a
sostegno dei fondamentalisti islamici.(Da: Jerusalem Post, 9.5.13)
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