sabato 11 maggio 2013
Giustamente
Francesco
Lucrezi
la settimana scorsa parlava del pessimismo di Philip Roth, eppure
paradossalmente in questo periodo mi capita spesso di ripensare ad un
suo libro di alcuni anni fa per trarne qualche ragione di ottimismo.
Complotto contro l'America, del 2004, è romanzo un po' insolito, una
versione alternativa della Storia, in cui l'autore immagina cosa
sarebbe successo se alle elezioni americane del 1940 si fosse
presentato per i Repubblicani l'aviatore Charles Lindbergh, che aveva
manifestato simpatie per la Germania nazista e qualche antipatia per
gli ebrei. La storia, possibile ma fortunatamente non accaduta, del
trionfo di Linbergh su Roosvelt, del conseguente avvicinamento tra
gli Usa e la Germania di Hitler e della progressiva diffusione
dell'antisemitismo nella società americana è narrata attraverso gli
occhi del piccolo Philip di sette anni, cioè lo stesso Roth come
sarebbe stato in quel contesto. Il romanzo è angosciante perché
suona terribilmente credibile: leggendolo si ha l'impressione che
sarebbe bastato pochissimo perché le cose andassero in quel modo;
forse davvero un fatto banale come la scelta da parte di un
personaggio celebre se candidarsi o meno alle elezioni può
determinare il nostro destino in modi difficilmente immaginabili. Il
libro suona credibile anche perché descrive con efficacia un
antisemitismo diffuso che probabilmente negli USA degli anni ’30
era molto più forte che nell’Italia degli anni ’30; eppure
mentre in Italia abbiamo avuto le leggi razziali e la Shoah, negli
Usa gli ebrei hanno conosciuto un'integrazione nella società forse
mai vista nella storia. Dunque non sempre l’antisemitismo diffuso
comporta davvero guai per gli ebrei, così come purtroppo non è
detto che dove l’antisemitismo è scarso gli ebrei possano sempre
stare tranquilli. La ragione di ottimismo sta nel fatto che possiamo
chiudere il libro (il cui finale, per la verità, a mio parere non è
all'altezza del resto), tirare un sospiro di sollievo e rallegrarci
perché le cose non sono andate così; ad ogni pagina ci conforta
ricordare che nella realtà la Storia ha preso una direzione del
tutto diversa. Il romanzo mi ha trasmesso, forse contro le intenzioni
del suo autore, una speranza tenue ma difficilmente cancellabile: non
è accaduto, quindi può non accadere di nuovo.http://www.moked.it/
Anna Segre, insegnante
Etichette:
L'angolo della lettura
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento