mercoledì 15 maggio 2013
BERLINO – Un israeliano in Germania a caccia del tesoro nazista di Hermann Göring: questa è la storia vera, anche se sa un po’ di un nuovo sequel di Indiana Jones, di Yoran Svoray
,un ricercatore israeliano. Lui e la sua squadra di 15 esperti sono al
lavoro da alcuni giorni per scovare il presunto tesoro nazista che, per
ordine di Hermann Göring, le SS , nel marzo 1945, avrebbero fatto scomparire nel lago Stolpsee, situato nella regione tedesca del Brandeburgo.Già nel novembre del 1981, quando la Germania era ancora divisa, il capo della Stasi Erich Mielke aveva intrapreso la ricerca del “tesoro” , ma, dato che l’operazione “Herbstwind”
(vento d’Autunno) non dava risultati, abbandonò i suoi propositi otto
mesi dopo. Da allora nessuno ci ha più riprovato, almeno non in maniera
professionale.Come riporta il giornale tedesco Bild, l’operazione di Svoray
nello Stolpsee, un lago che si estende per 400 ettari ed arriva alla
profondità di 13 metri, è stata preparata per 6 anni, durante i quali il
ricercatore ha sentito racconti di testimoni sia Germania che in
Israele, ha messo assieme il denaro ed ha studiato la tecnica di ricerca
più giusta da adottare.La ricerca si avvale degli strumenti tecnici più avanzati portati
dagli Stati Uniti, di un modernissimo sonar-scanner del valore di 50
mila euro e di sommozzatori. Tra poche settimane, terminata la
valutazione delle prove, le immersioni potrebbero già avere inizio.Secondo quella che è ormai diventata la leggenda del lago Stolpsee,
nel marzo del 1945, due mesi prima della resa tedesca, alcuni camion
scesero lentamente lungo il ripido sentiero della Krebsbucht ( la Baia
del Cancro), a ridosso di gigantesche querce. Dopo un breve silenzio si
sentì un boato.Gli uomini delle SS ( Schutzstaffel, milizie di sicurezza per Hitler
che giuravano fedeltà a quest’ultimo e non allo Stato) spingevano
davanti a loro un gruppo di prigionieri emaciati del vicino campo di
concentramento di Ravensbrück. Vennero gonfiati dei
gommoni, fatti scivolare in acqua e vi furono caricate delle casse. I
prigionieri, tra gemiti e con molta fatica riuscirono a mettere le casse
in equilibrio sulle imbarcazioni che vennero spinte nel lago. Alla fine
del lavoro i prigionieri dovettero mettersi in fila sulla riva, dalle
loro divise carcerarie gocciolava l’acqua . Poi si sentì un altro
comando, spari e poi silenzio di morte.Non ci sarebbero prove della vicenda ma, Erich Köhler
, che vive e lavora nel Brandeburgo da 40 anni, prima parroco nella ex
Repubblica Democratica Tedesca ed ora cronista locale, ha raccontato
alla Bild di avere sentito negli anni lo stesso racconto da diversi
abitanti del luogo:“Sono sicuro che nel racconto del tesoro c’è qualcosa” . E ha una sua
teoria circa il contenuto delle casse che, piuttosto che bottino di
furti, oro e platino proveniente dalla residenza di Carinhall di Hermann
Göring, potrebbero contenere documenti delle SS riguardo al campo di
concentramento di Ravensbrück che sarebbero stati inabissati per
eliminare delle prove .Ravensbrück , infatti, è ritenuto ancora oggi uno dei peggiori campi
di concentramento scoperti sul suolo tedesco e, come dice alla Bild un
impiegato del monumento commemorativo del campo, sarebbero troppi i
documenti che mancano.Non è tuttavia il contenuto delle casse, si presume 18, che è
importante per Svoray. E’ sicuro del fatto che delle casse siano state
messe nel lago e vuole trovarle, non fosse altro che per dare giustizia,
anche se tardiva, a chi aveva con quelle casse una qualche relazione.La squadra di Yoran Svoray ha trovato il consenso di Thomas Kersting,
capo dipartimento dell’organismo statale che si occupa della
conservazione dei monumenti (Landesamt für Denkmalpflege Brandenburg)
che oltre a dichiarare che la spedizione riveste un interesse storico ha
detto anche che vi darà supporto con i propri esperti.Le intenzioni del ricercatore israeliano, nel caso si trovasse
qualcosa, sono di dare tutto alla regione del Brandeburgo o al Governo
federale.Dice Svoray: “Forse il tesoro potrebbe finanziare un museo, un
monumento commemorativo, oppure una istituzione sociale. Sarebbe bello”http://www.blitzquotidiano.it/
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