martedì 1 aprile 2008

Casa Presidente Weizmann - Rehovot

No. 400 - 11.1.08

60° anniversario dello Stato d’Israele – Il sionismo non è morto – Ayalim, i nuovi pionieri del 21° secolo

“La gente pensa che questo Paese sia stato fondato nel 1948, ma noi lo stiamo fondando ancora adesso”

Adatto dal sito dell’Agenzia Ebraica

Grazie al continuo sostegno del Keren Hayesod e dell’Agenzia Ebraica, l’associazione Ayalim sta provocando una rivoluzione sociale in Israele. Ispirata dal risoluto impegno delle generazioni che hanno fondato lo Stato d’Israele, Ayalim sta resuscitando lo spirito pionieristico su cui Israele si fonda. I suoi pionieri sono studenti universitari pieni di ideali che si stabiliscono nel nord e nel sud del Paese per rafforzare dall’interno queste regioni di priorità nazionale e in difficoltà.
Tramite Ayalim giovani studenti universitari provenienti da tutta Israele vivono in aree povere, città di periferia e centri storici, mettendosi volontariamente a disposizione delle comunità locali e lavorando per migliore la vita degli abitanti dei quartieri sotto i profili fisico, educativo e sociale. Nel deserto e in campagna gli studenti stanno letteralmente costruendo villaggi con le loro mani, trasformando luoghi brulli e sterili in centri pieni di vita attraverso la loro determinazione e il loro entusiasmo.
“Con il sostegno del Keren Hayesod e dell’ Agenzia Ebraica abbiamo costruito tre nuovi villaggi studenteschi”, racconta Dany Gliksberg, 28 anni, vice direttore e uno dei fondatori dell’Associazione Ayalim. “Uno ad Acri, uno nel kibbutz settentrionale di Neve Ur e il terzo nel centro storico di Dimona – e ne abbiamo ampliati altri quattro”.
Ayalim è stata chiamata così in menoria di due amici dei fondatori, Eyal e Yael Sorek, una giovane coppia uccisa a sangue freddo in un attacco terroristico durante il culmine della seconda Intifada. Fino a oggi Ayalim ha fondato 8 villaggi studenteschi nel Negev e in Galilea; un nono villaggio verrà costruito l’estate prossima nella città vecchia di Beersheva. “La gente pensa che questo Paese sia stato fondato nel 1948,ma noi lo stiamo fondando ancora adesso”, dice Dany.
Con 430 giovani che oggi vivono nei loro villaggi studenteschi, Ayalim sta facendo la differenza in Israele. “Quando abbiamo inaugurato la nostra organizzazione eravamo degli outsider”, ricorda Yuval Cohen, uno dei fondatori di Ayalim e direttore dei villaggi giovanili del nord. “Nessuno parlava dei valori del Sionismo. Ora è fiorito in qualcosa di bello e noi siamo in continua crescita. Ci sono molti giovani che vogliono fare qualcosa che abbia senso”.
“Sto costruendo il Negev. Sono dentro alla storia e questo è molto emozionante”, dice Adina Kruger, 23 anni, che sta studiando arte ed educazione presso l’università Ben Gurion University e vive Adiel primo villaggio studentesco costruito da Ayalim. Il villaggio è iniziato con due caravan nel mezzo del deserto su un terreno donato dall’Agenzia Ebraica.
Il mese scorso il presidente Shimon Peres lo ha visitato insieme a due grandi donatori del KH greco, Sylvia e Nissim Cofinas, che hanno messo a disposizione del villaggio un importantissimo contributo, fondando un nuovo campus residenziale per i suoi studenti. Alla cerimonia erano presenti anche l’amb. Avi Pazner, il presidente mondiale del Keren Hayesod e Zeev Bielski, presidente del Comitato Esecutivo dell’Agenzia Ebraica.
Gli studenti che si aggregano ad Ayalim ricevono una borsa di studio accademica, che ripagano dedicando 500 ore all’anno a servizi di volontariato nelle comunità limitrofe e guidando iniziative sociali di cruciale importanza, pensate per consolidare le comunità locali e attuare un cambiamento reale dall’interno. Un anno e mezzo fa, quando è stato fondato un villaggio studentesco nella città settentrionale di Kiryat Shmona, i suoi studenti hanno aperto un club per i ragazzi del posto in una delle strade più degradate da droga, crimine e violenza. “Alcuni mesi fa abbiamo ricevuto una lettera dalla polizia che diceva che la situazione era migliorata a tal punto che non avevano più bisogno di fare ogni ora la ronda”, racconta Dany.
Inizialmente Ayalim pensava di costruire i suoi villaggi studenteschi solo nel Negev, ma nell’estate del 2006 Dany e gli altri fondatori di Ayalim sono stati richiamati per prestare servizio nella seconda guerra del Libano, ed è cambiato tutto. “Abbiamo attraversato Kiryat Shmona più di una volta e abbiamo visto quanto disperata era la situazione. Abbiamo deciso che dovevamo fare qualcosa. Un minuto dopo essere stati congedati abbiamo iniziato a costruire un villaggio studentesco urbano”, ricorda Dany.
Dopo la seconda guerra del Libano, come parte del suo continuo impegno volto al risanamento del Nord e delle comunità al confine con Gaza, l’Agenzia Ebraica, col sostegno dell’Unione delle Comunità Ebraiche statunitensi, del Keren Hayesod e delle federazioni AUI del Canada, ha donato ad Ayalim 3 milioni di dollari. Il denaro è stato usato per costruire villaggi nelle città settentrionali di Kiryat Shmona, Hatzor e Acri. Questo è il primo villaggio Ayalim aperto a studenti arabi.
Inoltre, il finanziamento ha coperto le borse di studio degli studenti e permesso la costruzione di un villaggio studentesco anche a Yachini, un insediamento rurale al confine con Gaza, che ha sofferto moltissimo a causa del continuo bombardamento di razzi Kassam lanciati da oltre confine.
“Il nostro obiettivo è di arrivare a 10 villaggi studenteschi con 1.000 studenti che lavoreranno ogni settimana con circa 20.000 giovani”, dice Dany. Con 10 domande per ogni posto disponibile Ayalim è sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo. Ma questo non si riduce a portare studenti nelle zone sottosviluppate del Negev e della Galilea. L’idea è che questi studenti si stabiliscano definitivamente nel Nord e nel Sud, costruiscano l’economia e intreccino un tessuto sociale che ispirerà altri Israeliani a seguire il loro esempio.
A questo scopo l’anno scorso Ayalim ha inaugurato due nuovi programmi centrati sullo spirito imprenditoriale e le opportunità d’impiego. Coloro che sono interessati ad aprire una piccola impresa frequentano un corso di un anno per acquisire le nozioni base dell’imprenditoria e vengono anche affiancati da un mentore che li aiuta a definire i piani economici e strategici. Con l’assistenza dell’Agenzia Ebraica, Ayalim ha stabilito un fondo d’investimento per sostenere queste nuove idee imprenditoriali. Ayalim ha anche realizzato un programma di collocamento dove i datori di lavoro locali ricevono incentivi per assumere gli studenti dell’ultimo anno con un orario part-time a condizione che una volta laureati li assumano a tempo pieno.
“Quando entri a far parte di un villaggio studentesco è molto difficile tornare a Tel Aviv”, dice Dany. “Fino ad oggi l’85% dei nostri laureati ha scelto di rimanere nel Negev e in Galilea. Ma dobbiamo tornare su questi dati tra 10 anni. È ora il momento di investire sui giovani. Li aiutiamo a trovare un lavoro e un posto dove vivere, ma l’interrogativo è se è possibile rimanere in queste zone dopo alcuni anni. Noi siamo convinti di sì”.

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