domenica 1 giugno 2008

















Studenti immigrati e veterani presso l’Università ebraica
No. 392 - 26.10.07

Il programma "B’bayit B’yachad": migliaia di famiglie israeliane al fianco dei nuovi immigrati
L’Agenzia Ebraica, Osem e YNet invitano le famiglie israeliane veterane ad unirsi al programma dell’Agenzia Ebraica “B’bayit B’yachad” (A casa insieme). Il programma cerca famiglie israeliane disposte ad accompagare i nuovi immigrati mentre questi intraprendono i loro primi passi in Israele, ad aiutarli a superare i problemi dell’integrazione, ad affrontare la burocrazia, a orientarsi nella sfera sociale e a trovare un impiego. Migliaia di famiglie israeliane veterane sono già parte del programma. Ora tocca a te seguire il loro esempio.
Ogni anno arrivano in Israele decine di migliaia di nuovi immigrati provenienti da tutto il mondo. Hanno deciso di costrire il loro futuro in Israele e per far questo si sono lasciati alle spalle appartamento, lavoro, paesaggi familiari, parenti e contatti sociali coltivati per anni. I problemi d’integrazione con cui i nuovi immigrati sono costretti a combattere nella fase di transizione non sono semplici e includono l’acquisizione di una nuova lingua, trovare lavoro, i problemi legati alla casa, lo stress finanziario e persino il dover affrontare le piccole questioni di ogni giorno come fare la spesa in un supermercato, aprire un conto in banca, pagare il conto del telefono, prendere appuntamento per un controllo medico, ecc.
Il processo d’integrazione comporta isolamento sociale e alienazione ambientale. Per esempio, i soldati che sono immigrati in Israele da soli di solito preferiscono trascorrere i fine settimana all’interno della base militare, poiché non hanno una famiglia che li possa ospitare. Il trauma della fase di transizione può spesso durare per anni.
Decine di migliaia di nuovi immigrati in Israele vivono situazioni simili, ma la maggior parte degli israeliani li incontra solo al supermercato o alla stazione di servizio e quasi mai ha occasione di condurre con loro una tranquilla conversazione nel salotto di casa. Per cambiare tutto ciò l’Agenzia Ebraica ha attivato il programma “B’bayit B’yachad”.
Contatto iniziale
L’idea che sta dietro al programma è semplice: “abbinare” famiglie israeliane di vecchia data a nuovi immigrati per costrire una relazione duratura, cosicché la famiglia israeliana possa accompagnare e guidare la famiglia immigrata o l’immigrato singolo nei loro primi passi in Israele.
I membri della famiglia li aiutano ad affrontare i problemi burocratici e a trovare casa e lavoro attraverso la rete di connessioni sociali di cui noi tutti disponiamo. Il contatto diretto che il programma “B’bayit B’yachad” stabilisce tra famiglie veterane e famiglie immigrate permette a queste ultime di espandere la propria rete sociale e di integrarsi senza intoppi nella società israeliana.
Coloro che si occupano di localizzare e arruolare i partecipanti al programma “B’bayit B’yachad” sono i coordinatori regionali che operano in tutto il Paese. Di solito l’abbinamento tra due famiglie viene fatto dopo numerosi incontri tra gruppi di israeliani di vecchia data e gruppi di nuovi immigrati, durante i quali le famiglie hanno l’opportunità di scegliersi a vicenda. Dopo che le famiglie si sono conosciute, vengono accompagnate e guidate da membri del programma e invitate a partecipare insieme ad attività di gruppo, come serate canore, gite, ecc.
Il contatto personale tra i veterani e i nuovi immigrati viene stabilito abbinando aree d’interesse. Vicinanza fisica, professione, hobby, età dei figli e lingua sono solo alcuni dei punti di contatto iniziale tra le persone. Gli israeliani veterani interessati ad aiutare i nuovi immigrati in aree più specifiche, senza coinvolgere la famiglia, possono iscriversi al programma “B’bayit B’yachad” come “volontari di missione”. Questi volontari possono aiutare gli immigrati a scrivere i loro curricula vitae, a trovare un lavoro adeguato, a imparare l’ebraico, ecc.
Programma social-nazionale
Il “B’bayit B’yachad” non è solo un programma che mette in relazione le persone, offrendo a tutti l’opportunità di dare una mano a coloro che hanno difficoltà ad integrarsi. È anche un programma social-nazionale che mira a facilitare l’integrazione degli immigrati, colmando i divari tra le popolazioni e incrementando l’immigrazione attraverso i contatti tra i nuovi immigrati e i loro parenti nella Diaspora che potrebbero, a loro volta, prendere in considerazione l’idea di immigrare in Israele. Il programma offre alle famiglie israeliane di vecchia data l’opportunità di dare un contributo alla società, di esporsi a nuove culture e di espandere i propri legami famigliari e sociali.
Il programma “B’bayit B’yachad” viene supervisionato da un consiglio pubblico presieduto da Ofra Strauss. Fino ad oggi circa 15.000 famiglie israeliane veterane, famiglie di nuova immigrazione e soldati “solitari” si sono iscritti al programma. Altri 1.700 volontari aiutano personalmente i nuovi immigrati durante il loro periodo d’integrazione.
Campagna pubblica per arruolare famiglie volontarie
Al fine di espandere il programma l’Agenzia Ebraica e Osem hanno lanciato una costosa campagna pubblica nella quale le famiglie israeliane sono invitate a unirsi al programma “B’bayit B’yachad” e ad accompagnare i nuovi immigrati nelle fasi iniziali del loro inserimento in Israele.
Per
incentivare le adesioni, Osem dona un pacco regalo a tutte le famiglie israeliane che si offrono di accompagnare una famiglia di immigrati nel programma.

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