lunedì 4 agosto 2008


L'Albero della Vita

costituisce la sintesi dei più noti e importanti insegnamenti della Cabala. È un diagramma, astratto e simbolico, costituito da dieci entità, chiamate Sefirot, disposte lungo tre pilastri verticali paralleli: tre a sinistra, tre a destra e quattro nel centro.
Il pilastro centrale si estende al di sopra e al di sotto degli altri due. Le Sefirot corrispondono ad importanti concetti
metafisici, a veri e propri attributi o emanazioni della Divinità. Da un punto di vista teologico tali Sefirot o 'Luci Increate' sono dunque considerate di sostanza increata, ma in qualità di emanazioni non sono vere e proprie ipostasi e dunque non possiedono la natura divina. Inoltre, esse sono anche associate alle situazioni pratiche ed emotive attraversate da ogni individuo, nella vita quotidiana. Le Sefirot sono dieci principi basilari, riconoscibili nella molteplicità disordinata e complessa della vita umana, capaci di unificarla e darle senso e pienezza. Osservando la figura, si può notare che le dieci Sefirot sono collegate da ventidue canali, tre orizzontali, sette verticali e dodici diagonali. Ogni canale corrisponde ad una delle ventidue lettere dell'Alef Beit ebraico.
I tre pilastri dell'Albero della Vita corrispondono alle tre vie che ogni essere umano ha davanti: l'
Amore (destra), la Forza (sinistra), e la Compassione (centro). Solo la via mediana, chiamata anche "via regale", ha in sé la capacità di unificare gli opposti. Senza il pilastro centrale, l'Albero della Vita diventa quello della conoscenza del bene e del male (quello biblico). I pilastri a destra e a sinistra rappresentano inoltre le due polarità basilari di tutta la realtà: il maschile a destra e il femminile a sinistra, dai quali sgorgano tutte le altre coppie d'opposti presenti nella creazione.
Come dice la
Bibbia, la via che conduce all'Albero è guardata da una coppia di cherubini, due angeli armati di una spada fiammeggiante. Ciò però non significa che la via sia del tutto inaccessibile. Secondo la tradizione orale, i due Cherubini possiedono l'uno un volto maschile e l'altro un volto femminile. Essi rappresentano le due polarità fondamentali dell'esistenza, così come si esprimono sui piani più elevati della consapevolezza. Con il graduale ravvicinamento e riunificazione di tali principi, questi angeli cessano di essere i "Guardiani della soglia", il cui compito consiste nell'allontanare tutti coloro che non hanno il diritto di entrare, e diventano invece i pilastri che sostengono la porta che ci riconduce al Giardino dell'Eden.

Sefiroth

La parola Sefirot è connessa, secondo il Sefer Yesirah, con sefer (scrittura), sefar (computo) e sippur (discorso), che derivano dalla stessa radice SFR
Le Sephiroth nella Qabbalah Ebraica, sono i dieci attributi di Dio (a cui ci si riferisce con אור אין סוף Aur Ain Soph, "Luce Senza Limiti") :
« Tua, Signore, è la grandezza (Gedullah), la potenza (Geburah), la bellezza (Tif'eret), la vittoria (Nesah) e la maestà (Hod), perché tutto (Qol - appellativo di Yesod), nei cieli e sulla terra, è tuo. Signore, tuo è il regno (Mamlahah - altro nome di Malkut); tu sei colui che ti innalzi come testa (Ro's - le tre sephirot superiori) su ogni cosa. »
attraverso i quali Egli può proiettarsi sul mondo e gli uomini. Le Sefirot non sono da intendersi come i gradi di una scala che va dalla Divinità al mondo, sono da intendersi più come i gradi della vita divina, all'interno del Dio stesso, bisogna però ricordare come lo Zohar sono il mondo originario della parola creatrice, ovvero il mondo dei Nomi di Dio.
Le Sephirot sono 10 ed ognuna ha dei propri attributi :
Keter : la Corona, la Volontà Prima, Il Divino Nulla
Hokmah : La Saggezza, L'Inizio - Il Punto di Partenza, Il Primo Aspetto discernibile di Dio, Il Principio Maschile di Dio, Il Padre Superiore che feconda la Sephirah successiva.
Binah : L'Intelligenza, Il Principio Femminile di Dio, L'Utero da cui deriva tutto il resto della Vita Divina e Terrena.
Hesed o Gedullah : La Benevolenza, La Clemenza, La Misericordia, L'Amore.
Geburrah o Pahad o Din : Il Potere, Il Terrore, Il Rigore, Il Giudizio.
Tif'eret o Rahamin : La Bellezza, La Compassione, Il Principio Armonizzante.
Nesah : L'Eternità, La Durata, La Vittoria.
Hod : La Gloria, La Maestà, La Reagalità.
Yesod : Il Fondamento, Il Giusto.
Malkut o Shekinah : Il Regno, La Presenza, è l'ultima Sephirah, l'unica ricettiva.
Ad ogni Sephirah viene abbinato non solo una serie di attributi, ma anche tutta una serie di corrispondenze che vanno dai colori alle parti del corpo umano ed anche alcuni dei Nomi di Dio.
Queste emanazioni si manifestano non solo nella parte fisica dell'universo, ma anche in quella metafisica. La Kabbalah distingue tra quattro differenti "mondi" o "piani":
Atziluth (אֲצִילוּת), "Il Mondo delle Emanazioni", su questo livello la luce di Ain Sof si irradia ed è un tutt'uno con la sua fonte.
Beri'ah (בְּרִיאָה), "Il Mondo della Creazione", in questo livello risiede il primo concetto di creazione dal nulla ancora senza forma. Qui è dove risiedono le gerarchie angeliche più alte.
Yetzirah (יְצִירָה), "Il Mondo della Formazione" su questo livello le essenze acquisiscono forma e sostanza.
Asiyah' (עֲשִׂיָּה), "Il Mondo delle Azioni", a questo livello la creazione è completa, anche se in una dimensione ancora spirituale. Al livello più basso c'è ' l'Asiyah fisica' che comprende il nostro mondo fisico e le sue creature.
Ognuno di questo mondi è progressivamente meno raffinato e sempre più lontano dalla Divinità Rivelata, sebbene le dieci Sephirot si manifestino in tutti. http://it.wikipedia.org/

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi complimento per la spiegazione sintetica ed essenziale.
Ha colto in ogni punto l'essenza degli insegnamenti Qabbalistici.

Chicca Scarabello ha detto...

Contentissima di aver saputo scegliere un testo chiaro. Grazie per l'incoraggiamento al mio lavoro Chicca