mercoledì 26 novembre 2008

Haifa

Ecco la risposta di un mio caro amico israeliano all'articolo di cui riporto in calce parte del testo.

Cara Chicca,si tratta di “fascisti rossi”, alleati dello Hamas che vuole la distruzione di Israele. Anche loro vogliono questo ed a questo punto che sono trattati come tali, e questo non mi pone nessun problema di coscienza, anche se, come sai, sono chiaramente schierato a sinistra.
La vicenda dei pescatori palestinesi è la classica storia del tizio che ha ucciso i genitori e poi chiede la clemenza del tribunale perchè è orfano. Purtroppo, più volte Hamas ha usato barche di pescatori per provare ad infiltrarsi in Israele, per uccidere ebrei, lo sport favorito da Hamas e dai suoi sostenitori all'estero, come questo Free Gaza Movement. In questo tipo di situazione, a volte, purtroppo, pagano un prezzo anche pescatori innocenti. La responsabilità per questo è di Hamas e dei piromani venuti dall'estero che infatti se ne fregano dei Palestinesi ed hanno solo l' ossessione di nuocere ad Israele.
Sulla vicenda dei profughi dell' Eritrea, sappia il nostro fascista rosso che Israele ha accolto fino ad adesso migliaia di profughi di questo paese, o del Darfur (zone che questi fascisti non visiteranno mai, non sono degni del loro interesse i 300000 morti e i due milioni di profughi), i bambini eritrei vanno a scuola e si fa tutto il possibile per farli vivere in un modo decente. Ci sono organizzazioni israeliane che li aiutano. Può darsi che alcuni di loro abbiano commesso qualche delitto che li ha portati in carcere. Comunque non è certamente a tizi come questo Arrigoni che dobbiamo dare, noi israeliani, spiegazioni.Lo sbaglio di Israele in casi come questi e di far entrare nel proprio territorio questo tipo di persone, allorchè abbiamo già gravi problemi di inquinamento terroristico ed altro.Dovremmo rimandarli a casa col primo aereo. Spero che la lezione servirà a quelli che devono decidere su queste cose. Con amicizia
Yosh Amishav

Milano – L’italiano Vittorio Arrigoni, lo scozzese Andrew Muncie e la statunitense Darlene Wallach, attivisti del Free Gaza Movement, sono stati fermati senza alcuna motivazione dall’esercito israeliano martedì mattina, mentre si trovavano a bordo di pescherecci palestinesi nelle acque di fronte alle coste di Gaza. La presenza di civili stranieri doveva servire a proteggere i pescatori palestinesi dalle frequenti aggressioni da parte dei soldati israeliani. ....................insieme a me c’è una decina di rifugiati eritrei, che ci hanno raccontato la loro tragica storia. Sono scappati dal loro paese, dove c’è la guerra; hanno camminato per sette giorni e sette notti e sono entrati in Sudan e poi in Egitto. Una volta arrivati in Israele, nonostante l’Onu abbia riconosciuto il loro status di rifugiati, sono stati rinchiusi in carcere, dove si trovano da sei mesi, un anno. Ma non sono criminali, è gente che scappa dalla guerra. È uno scenario che fa riflettere: Israele non calpesta i diritti umani solo fuori dai suoi confini, ma ignora le leggi internazionali anche all’interno. http://guerrillaradio.iobloggo.com/

Nessun commento: