mercoledì 5 novembre 2008


Unione per il mediterraneo, Israele e Lega araba insieme per la pace

A Barcellona la sede del segretariato permanente

La capitale della catalogna Barcellona è stata scelta come sede del segretariato permanente dell'Unione per il Mediterraneo (Upm) dai rappresentanti dei 43 paesi riuniti in questi giorni in un vertice a Marsiglia nel corso del quale è state raggiunto un importante risultato, nell'ambito del progetto fortemente voluto dalla presidenza europea di Sarkozy, che vede coinvolti Israele e i paesi arabi. In pratica, grazie alla mediazione di Francia ed Egitto - presidenti di turno dell'Upm - Israele ha accettato l'iniziativa di pace araba nella regione mediorientale. Il ministro degli esteri francese, Bernard Kouchner, un po' enfaticamente si è detto entusiasta del fatto che ''Il ministro di uno Stato che non esiste, quello palestinese, si è confrontato a lungo con il suo collega israeliano e hanno deciso di lavorare insieme: questo è già un progresso, e può darsi che domani andranno più lontano''. In realtà non è stato per nulla facile raggiungere l'intesa. Come riferisce la corrispondenza di ANSAmed, si è partiti da posizioni rigide: con la Lega Araba che ha rivendicato un ruolo di osservatore attivo, mentre Israele non le voleva concedergli il diritto di parola. La situazione di stallo è stata sbloccata dopo che Israele ha accettato di cedere sia sul ruolo della Lega Araba, sia sul sostegno all'iniziativa di pace araba nel testo della dichiarazione finale. In cambio lo stato ebraico ha ottenuto uno dei cinque posti ''aggiunti'' del segretariato, ottenendo così accesso al centro decisionale della dell'Upm, dove si selezioneranno i progetti, si troveranno i fondi e si deciderà dove indirizzarli. Gli altri membri aggiunti saranno Italia, Malta, Grecia e Autorità nazionale palestinese. Il ruolo di Segretario generale andrà invece a un rappresentante della sponda Sud del mediterraneo che assieme ai cinque membri aggiunti durerà in carica tre anni, a partire dalla fine di quest'anno. C'è anche l'ipotesi - che sarà valutata dai due co-presidenti Mubarak e Sarkozy - di allargare ad un sesto membro, in seguito alla candidatura presentata oggi dalla Turchia.
Quanto ai fondi per il funzionamento dell'Upm, questi verranno dal budget Ue e dai paesi membri che stipendieranno i funzionari del segretariato e verseranno contributi volontari. Per i progetti si punta invece al coinvolgimento dei privati, e per questo l'Italia ha proposto di creare un forum economico permanente a Milano, dove far incontrare governi e imprese. L'Italia guiderà anche il consorzio delle protezioni civili. http://www.agenziaradicale.com/

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