venerdì 5 dicembre 2008


Il dito è «letto» su frequenze speciali e l’impulso è trasformato in caratteri
Israele: il laptop del Sabato ortodosso

Ha una tastiera ultrasensibile per permettere di non infrangere le norme sul riposo
Caso uno: «Rabbi, domani operano il paziente e il mio laboratorio d’analisi deve stampare i risultati degli esami. Però oggi è sabato: come devo comportarmi?». Caso due: «E’ appena stato arrestato un ladro, lo portano qui in carcere: dobbiamo registrare i suoi dati. Come facciamo?». Caso tre: «Ci hanno chiesto dal ministero dell’Interno un’informativa urgente, ma oggi tutto deve stare spento. Come gliela mandiamo?». Da anni, i rabbini ricevono domande del genere. Perché per gli ebrei la Legge è chiara e i 39 divieti vanno rispettati: di sabato, è proibito disegnare, scrivere, cancellare, accendere o spegnere fuochi… E questo significa che è vietato pure utilizzare elettricità e pigiare i tasti, che stiano su un ascensore o su un computer. Nelle emergenze, da tempo l’interpretazione è elastica e se si tratta di vita o di morte, non c’è divieto che tenga: la salvezza d’un uomo viene prima del rispetto della regola. Ma ci sono mille altri casi, meno gravi e comunque seri: come fa, chi nel giorno del riposo ha anche altri doveri da assolvere e, soprattutto, un pc da usare? TASTIERA A SFIORAMENTO - Ci sono voluti anni, ora la soluzione è arrivata. Si chiama «Shabbath Computer Keyboard», la tastiera del sabato, ed è l’ultima trovata dell’informatica ultraortodossa. Dopo il «Jewberry», ovvero il blackberry che consente di pregare nei luoghi e alle ore più scomode, l’organizzazione benefica dello Zomet Institute ha studiato il laptop che permetterà di conciliare la professione della fede e la fede nella professione. La presentazione, lunedì a Gerusalemme, nel mezzo d’un congresso internazionale che raduna 80 rabbini da 25 Paesi. «Ci abbiamo lavorato un anno – spiega Yisrael Rosen, che ha diretto la ricerca, 20mila dollari d’investimento -, e le prime applicazioni saranno nel campo della medicina e della sicurezza». Il pc del sabato sostituisce la tastiera con una superficie liscia e compatta, sulla quale il dito non deve cliccare o schiacciare né interruttori, né mouse e nemmeno pulsanti, ma solo sfiorare con leggerezza: nessun circuito elettrico viene attivato o spento e il comando è trasmesso mediante sensori, microprocessori, fibre ottiche, pixel. FUTURE APPLICAZIONI - «E’ un po’ quel che succede per le telecamere nei più moderni circuiti di sicurezza – dice il rabbino Rosen -, il dito è ‘letto’ e interpretato su frequenze speciali, in vari punti del pannello, e l’impulso è trasformato in caratteri, numeri, qualsiasi altra funzione. Questa lettura evita che sia la mano a imprimere direttamente il comando a un circuito elettrico». Sperimentata dal «rabbino militare», la tastiera speciale è già stata acquistata dall’esercito israeliano, ma la sua applicazione potrebbe andare oltre l’ambito dei religiosi osservanti: «Questo sistema – spiega Rosen – s’ispira a quelli già usati in ambienti sterili, vedi le sale operatorie, o dov’è necessario proteggere il laptop dall’ambiente esterno, per esempio in mezzo a un deserto. Però presenta maggiori garanzie di sicurezza». La tastiera del sabato non costa neanche molto, circa 200 euro, ma l’idea è di scendere ancora: «Ne facciamo pochi esemplari. Per adesso, siamo costretti a fabbricarla in metallo. Se troviamo chi ci finanzia, potremo farlo diventare uno strumento di massa». 02 dicembre 2008, http://www.corriere.it/

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