domenica 18 gennaio 2009

tel Aviv - Ramat Gan

Lettera da Israele

Cara amica, Sì, siamo molto preoccupati, sebbene qui, come in tutto il centro-nord, si viva come se fossimo in pace.Data la sincerità della nostra antica amicizia, mi permetto di andare giù "duro" e butto là qualche dato e riflessione. 1. la guerra non l'ha voluta Israele, ma Hamas; 2. Israele si è ritirato unilateralmente da Gaza nel 2005, quindi: a. non può essere responsabile di quel che lì è avvenuto fino a adesso;b. se i gazani avessero voluto, avrebbero potuto darsi un'autonomia e, perché no?, anche un piccolo inizio di Stato;c. invece ci sono state elezioni, in cui hanno votato grande maggioranza per Hamas;3. Hamas è ritenuto da tutto il mondo occidentale, inclusa UE e Italia, un movimento terroristico; 4. dal 2000 sono piovuti sulle cittadine israeliane decine di migliaia di missili; 5. da ultimo i missili cadevano su un raggio di 40 km, inclusa Beer Sheva, costringendo più di 1 milione di abitanti di questo piccolo Paese (7 mil.) a vivere nei rifugi, causando morti, feriti e danni materiali, oltre ai disagi nell'andare a scuola, al lavoro, ecc.; forse che il sangue dei bambini palestinesi è più rosso di quello dei bambini israeliani? 6. era stata stipulata una tregua, che peraltro Hamas non ha mai rispettato de facto; la tregua scadeva in dicembre; Hamas ha dichiarato di non volerla rinnovare; 7. cosa credi che fareste voi, se per 8 anni Milano, Torino, Trieste, Firenze venissero ogni giorno bombardate da centinaia di missili (fatta 1 a 10 la proporzione tra i 2 Stati)? 8. anche nel diritto internazionale è sancito il diritto di difesa; 9. è ben noto che Hamas si fa scudo dei civili, questo sì vietato dalla convenzione di Ginevra; 10. l'esercito israeliano invece fa ogni sforzo per evitare obiettivi civili (anche questo secondo la convenzione di Ginevra: se avessi tempo, ti spiegherei che cosa significa "proporzione" in guerra); anche il fatto che il numero dei civili palestinesi caduti sia finora meno di 1/4 rispetto ai terroristi di Hamas ne costituisce prova; 11. non c'è nessuna crisi umanitaria a Gaza: tutti i gg Israele fa transitare centinaia di camion di aiuti umanitari; per non parlare del fatto che continua a fornire elettricità, acqua e combustibile (pur sapendo che con ciò fornisce ossigeno al nemico); se non ricevi documentari in proposito, dimmelo: te li manderò: si trova tutto in rete; certo, bisogna volere e sapere informarsi, non è facile, inondati come siete/siamo da media perlopiù orientati, politicamente o ideologicamente, e spesso poco oggettivi (eufemismo mio); 12. p. es. non ho visto in risalto la notizia che, il giorno stesso dell'inizio della guerra, Hamas ha proclamato la legge della Sharìa a Gaza: immagino tu sappia di che cosa si tratti; 13. questa guerra non è contro i palestinesi, ma contro i terroristi di Hamas; 14. hai letto la carta di Hamas? se non l'hai fatto, dovresti: è molto istruttiva; tra l'altro non solo non riconosce nemmeno il diritto all'esistenza dello Stato di Israele, ma dichiara di volerci buttare a mare (come proclamavano i leaders degli Stati arabi nel '48, Nasser nel '67, ecc.); tu hai qualche proposta di mediazione da fare? Va detto che anche la carta fondamentale dell'OLP, tuttora non emendata, come avrebbe dovuto in séguito al processo di Oslo, contiene articoli dello stesso contenuto, nonostante vi siano state elezioni anche su questo; ora Al-Fatah (i cui membri sono stati fatti a pezzi da Hamas, nell'ipocrita indifferenza del mondo) passa pe essere moderato; tu che ne dici: saresti disposta a trattare con chi non riconosce il tuo diritto all'esistenza e si pone come obiettivo la tua eliminazione? 15. lo sai che quasi tutti gli Stati islamici presenti all'ONU non hanno ratificato la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomoé lo sai perché? ti posso mandare il confronto tra il testo e quello che loro chiedono in alternativa (leggi: una Dichiarazione islamica dei diritti dell'Uomo); 16. c'era un tempo, fino all'inizio della 1a intifada fine anni '80, in cui palestinesi e israeliani convivevano pacificamente a Gaza, andavano al mercato, al caffè, lavoravano insieme, ecc.; conosaco delle persone che hanno vissuto questa esperienza, che non si vuole appartenga alla storia. 17. sono sicuro che tu non credi che gli israeliani odino i palestinesi, né che Zahal (l’esercito) sia composto da criminali assetati del sangue di donne e bambini. 18. certo che, spero converrai, leggere le parole del Cardinal Martino, che definisce Gaza un grande campo di concentramento, fa un po' impressione, no? anche perché, come sempre, non lo si è avuto il piacere di sentirlo, quando le vittime erano ebrei o israeliani; parole che ricordano: ora gli ebrei fanno agli arabi peggio di quel che i nazisti facevano a loro; nei lager si veniva nullificati nei forni e nei ghetti si moriva di fame e di stenti; a Gaza non è certo un hotel a 5 stelle, ma non si muore di fame; 19. se i palestinesi avessero fatto un uso normale delle masse di aiuti da tutto il mondo nei decenni, miliardi di usd e euri, invece di armarsi per annientare l'entità sionista, costruire bunker, tunnel per il traffico di armi e droga dal confine di Raf'ah (che è egiziano), costruendo ospedali, scuole, infrastrutture, porto e aeroporto (sì, c'era un porto a Gaza, prima del 2000, e c'erano alberghi per i turisti sulle sue splendide spiagge!), forse oggi non dovrebbero essere curati negli ospedali israeliani, già oberati dai feriti israeliani; 20. se Gaza è chiusa lungo il confine con Israele, è solo a causa del terrorismo e dei continui tentativi di infiltrazione: come la barriera difensiva (che per inciso non è un muro, bensì una griglia controllata elettronicamente con sterrto di perlustrazione; solo circa 15 km che attraversano centri urbani sono muro di cemento, su una lunghezza di circa 500 km), barriera che gli israeliani non hanno voluto, ma che ha azzerato i terroristi kamikaze che facevano saltare gli autobus e i mercati durante la 2a intifada detta El Aksa; un tempo non c'erano tutte queste restrizioni; 21. il confine di Gaza a Rafìah non è con Israele, ma con l'Egitto: a me sembra un po' doppiopesistico appioppare tutta questa presupposta volontà di isolare Gaza solo agli israeliani; e gli egiziani no? 22. lo sai che agli israeliani è vietato andare a Betlemme (tra l'altro per me, che faccio la guida turistica, è una penalizzazione non da poco? Però tutti i palestinesi, superati i posti di blocco, possono circolare liberamente per il Paese, lavorare, studiare all'università, curarsi negli ospedali israeliani, ecc. ecc. ecc.; quelli muniti di carta d'identità israeliana ricevono tutti i benefici economici, assistenziali e simili come gli israeliani; può capitare che fermi un taxi (che non è riconoscibile se arabo o israeliano) e il tassista arabo ti porta dove vuoi, però, se è ebreo, può darsi che non ti voglia portare in zone a rischio di prendersi delle sassate: tu che ne dici? ti sembra normale? è giusto? ma fa parte del fardello pesantissimo di cui gli israeliani sono abituati a farsi carico, nella speranza infinita di compromesso per arrivare a una pace.
Cara amica, se sono stato eccessivo, mi scuso. Per me è importante che il nostro rapporto rimanga onesto e integro.
Ciò detto, permettimi di accennare alle emozioni e ai nostri timori in maniera separata, e lo farò molto brevemente: nostro genero , padre di due bambine piccole, è stato richiamato sabato sera e anche nostro figlio (che non vuole che si sappia), è stato richiamato, neanche 2 mesi dopo aver fatto 3 anni di servizio militare. Sta' bene. Scialòm! Davide

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