domenica 18 gennaio 2009


Max Brenner - una delizia israeliana

A La7 TV:

Tante chiacchiere, ripetute alla noia.
Sono pochi i giornalisti che presentano i fatti e abbandonano un approccio a senso unico quando affrontano la questione del Medio Oriente.D'altra parte, con esclusione di Giordania ed Egitto con cui Israele ha siglato successivamente un trattato di pace, la ris. Onu n. 181 del '47, che sancisce la fondazione dello stato d'Israele, non viene riconosciuta nel mondo arabo e islamico.Il terrorismo è il braccio armato di quella politica, le cui esternazioni non sono mistero per nessuno.
Su Hamas c'è o molto o poco da dire. Dipende dalle informazioni e conoscenza che se ne hanno.
Riconosciuta come organizzazione terroristica anche dall'UE, finanziata sappiamo da chi, non fa mistero dei metodi che usa, addestra bambini alla guerra contro Israele, incoraggia uomini donne e bambini a farsi esplodere in Israele, usa civili palestinesi come bersagli e scudi umani. I terroristi si camuffano, addirittura da medici, e si confondono tra i malati a Gaza.
Oggi, con la documentazione presente in Internet non si può dire di non sapere! L'ignoranza non è accettabile.
Se poi vogliamo a tutti i costi mettere Israele sul banco degli imputati, verificate prima tutte le notizie. Es: si è scritto e detto che mancava cibo a Gaza; con un articolo del suo inviato Il Corriere della Sera ha smentito. Si parla di utilizzo di bombe al fosforo; la Croce Rossa ha rilaciato questa dichiarazione:"La Croce Rossa martedì ha fatto sapere che Israele, nella sua offensiva a Gaza, non ha fatto uso improprio o illegale di ordigni al fosforo, utilizzati per creare una cortina fumogena capace di proteggere l'avanzata delle truppe. (Jerusalem Post il 14 gennaio e ripreso da Associated Press) Nel filmato dell'attacco della scuola a Gaza ripreso dagli aerei israeliani, si vede inequivocabilmente che dall'area antistante la scuola vengono sparati colpi di mortaio. Di chi è la responsabilità? Di chi spara da una scuola o chi risponde al fuoco?Finalmente Israele, dopo le balle su Jenin che secondo fonti palestinesi sarebbero state centinaia e una commissione internazionale stabilì il numero di 46, dopo la balla di Al Durra che, dopo accertamenti si scoprì non venne ucciso dagli israeliani ma da fuoco amico (cecchino terrorista) ha deciso di filmare le operazioni! Era ora!
Le smentite e le scuse della stampa non si sono mai sentite. Tuttavia quando l'amore per la verità è debole, nemmeno l'evidenza basta. Tiziana Nulli

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