sabato 17 gennaio 2009

Muro del pianto (Kotel)

Il viaggio di dicembre, impressioni

Il ricordo più significativo che mi ha lasciato questo viaggio in Israele è legato in particolare ad un’immagine colta durante la suggestiva visita a Gerusalemme del Tunnel lungo il Muro Occidentale; luogo carico di significati, capace a volte di scuotere gli animi più freddi e apatici. L’immagine di una giovane donna intenta a pregare con intensità e trasporto nello stretto corridoio sotterraneo è rimasta impressa nella mia memoria tra i ricordi più preziosi di questa mia visita in Israele.Il volto coperto da un libro e il corpo che ritmicaménte accompagna la preghiera disegnano un alone di mistico coinvolgimento intorno a quella ragazza. Sono rimasto per qualche minuto incantato ad osservare quella scena, timoroso di “rubare” qualcosa di non mio. Difficilmente quel ricordo mi abbandonerà. Potrei citare molti altri episodi di questo mio viaggio in Israele degni di essere ricordati, ma preferisco racchiuderli tutti nel mio stato d’animo dinnanzi a quella immagine. Tante volte ho visitato Israele, molte sono stato al Muro Occidentale, eppure ogni volta è come se fosse la prima, l’emozione non tarda mai a segnare quei momenti. Ne esco sempre felice per la mia intatta capacità di emozionarmi e di commuovermi davanti alle manifestazioni di fede e non solo che in quel luogo si percepiscono concretamente.
Riguardo le foto fatte e sorrido dei momenti allegri vissuti anche grazie ai compagni di viaggio; mi rattristo, invece, se penso alla terribile ennesima prova che aspetta agli amici cari che ho in Israele. Queste sensazioni contrastanti sono forse parte integrante di ogni mio viaggio in Israele e forse spiegano meglio di ogni altra cosa il grande amore e rispetto che lega molte persone a quella Terra. Luca da Viterbo

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