sabato 17 gennaio 2009

Yaffo - la balena di Yona

Lettera al Giornale di Brescia

Gentile direttore,sul Giornale di Brescia del 15 gennaio appare succintamente la notizia che la rivista medica "Lancet" (francese?) accusa pesantemente Israele di avere distrutto il sistema sanitario a Gaza e di commettere atrocità.Non avendo letto la rivista, mi attengo a quanto riportato per segnalare che, oggetto degli attacchi non è la popolazione civile ma i terroristi che si mescolano ai civili feriti negli ospedali, camuffandosi anche da medici, usando civili come scudi e bersagli nelle scuole e lanciando razzi dalle moschee contro Israele. Non è propaganda, è tutto documentato, anche in internet. Oggi non possiamo dire di non sapere, di scusarci in seguito per la nostra ignoranza.I rifugiati credevano di aver trovato un riparo. Ma si sbagliavano. Il bombardamento non ha risparmiato le loro vite. Questa non è la storia del tragico bombardamento della scuola a Gaza. Questa è la storia del bombardamento di Korisa, nella ex- Jugoslavia. Gli attacchi erano condotti dagli aerei della Nato. E tutto questo è avvenuto meno di dieci anni fa, il 13 maggio 1999. C’è di più. Il 12 aprile, aerei della Nato uccisero, ovviamente in modo accidentale, dodici civili. Il 14 aprile uccisero 70 rifugiati. Il 27 aprile altri 16 civili rimasero uccisi. Il primo maggio, 23 persero la vita nel bombardamento di un autobus. Il 6 maggio, 16 furono uccisi da una bomba a grappolo. Il 19 maggio fu bombardato un ospedale di Belgrado e morirono tre persone. Il 30 maggio in undici rimasero uccisi nel bombardamento di un ponte. Lo stesso giorno, un anziano venne ferito e 20 cittadini uccisi. Il giorno successivo morirono altre 11 persone. All’incirca alla stessa ora, venne bombardata l’ambasciata cinese e un missile, caduto 30 miglia fuori dalla traiettoria, colpì Sofia, la capitale bulgara. “È stato un errore. Ce ne scusiamo”, fu la risposta standard del portavoce della Nato.Ogni guerra lascia dietro sè, tragicamente, vittime. Rattrista chiunque leggere notizie di morti e feriti, ma indigna apprendere che c'è chi usa queste persone in modo cinico e brutale."... Quando il mondo civile guarda i bambini, vede il futuro. Quando i terroristi guardano i bambini, vedono bersagli e scudi umani".
( dal discorso delll'Ambasciatore israeliano all'Onu in sede di Consiglio di Sicurezza del 14 gennaio sulla "Protezione di civili nei conflitti armati" ) Tiziana Nulli




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