lunedì 16 febbraio 2009

GEOPOLITICA DEL CONFLITTO ARABO ISRAELIANO PALESTINESE

di Giovanni Codovini Spazi Fattori e Culture Ed. Bruno Mondadori €.20,00
Giovanni Codovini, laureato in Filosofia e Giurisprudenza, giornalista, noto scrittore, docente di Storia nei licei, ha dedicato una discreta parte della sua variegata pubblicistica alla trattazione del conflitto israelo/palestinese. Il volume Storia del conflitto arabo israeliano palestinese, uscito per la prima volta nel 1999 (Ed. Bruno Modadori), ha conosciuto diverse edizioni ed aggiornamenti -nel 2002; 2004; 2006; 2007-, sempre arricchite nelle tematiche, che si annunciano nel sottotitolo già con la seconda edizione (“Tra dialoghi di pace e monologhi di guerra”), e nella vasta documentazione fornita al lettore, a cominciare dalle indispensabili cronologie e dai riquadri di approfondimento, quanto mai utili ed esaustivi.La nuova opera, che ha appena visto la luce, col medesimo Editore, porta il significativo titolo di Geopolitica del conflitto arabo israeliano palestinese. Spazi fattori e culture. Essa si offre, come scrive l’A. nella presentazione, come un libro “anfibio”, cartaceo e on line. Nell’arricchimento del testo precedente vengono sviluppati in modo analitico specifici temi, accompagnando all’acquisito taglio geostorico una nuova dimensione geopolitica e geoeconomica.
Il libro è suddiviso in tre sezioni distinte. Nella prima, di taglio geostorico (seguendo l’asse temporale), la disamina tiene conto delle variabili politiche locali ed internazionali (gli spazi, i confini, le paci). La seconda -Geopolitica e fattori di potenza- pone l’accento sui fattori strategici e strutturali; in primo luogo: la demografia e l’acqua, quest’ultima fonte energetica di primaria importanza. L’oro blu, posposto, dalla superficiale pubblicistica corrente, al più evocativo oro nero. Si prospettano ed ipotizzano i futuri scenari che si possono scorgere partendo da luoghi e concetti / forza, in antagonismo tra loro, come ad esempio: barriera di sicurezza o muro di divisione? Territorio spartito in base ad accordi o spezzettamento dello stesso in assurdi, inaccettabili bandustan?La terza sezione, con taglio specificamente culturale in senso latitudinario e di costruzione della memoria collettiva, coglie i punti di vista di entrambi i protagonisti del conflitto. In una profonda quanto suggestiva trattazione delle difficili problematiche culturali attinenti l’identità, la memoria collettiva, la fede religiosa, l’A. riesce a mostraci l’immagine che ciascuno dei due popoli ha di se stesso e dell’altro. Di notevole rilevo storico/giuridico è il paragrafo 11 di questa sezione e ivi, in particolare, le pagine dedicate a “Il diritto e i diritti umani in Israele” e “Gli organi giurisdizionali di vertice in Israele”. La bibliografia, precisa Codovini, è limitata ai testi cui egli ha attinto come riferimento per l’attuale studio, attesa la vasta mole di scritti sul tema e i problemi ad esso collegati.Un’opera da approfondire e consultare, scritta con linguaggio scorrevole e rigoroso, che potremo definire in progress: viene infatti presentata come “Un libro per capire, un sito per aggiornarsi”: collegandosi al sito web dell’editore http://www.brunomondadori.com/ è possibile infatti scaricare: carte geopolitiche; documenti; cronologia e il testo dei diversi accordi stipulati tra le parti, succedutisi a far tempo dal 1993. Mara Marantonio Bernardini, 15 febbraio 2009

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