sabato 14 marzo 2009

Circa 2500 anni fa il popolo degli Ebrei viveva prigioniero del regno di Babilonia. Regnava nel paese il re Artaserse. Questi si era scelto per moglie una giovane di quel popolo, Ester, nipote di un suo consigliere, Mardocheo. Il re, però, ignorava che i due giovani fossero parenti e anche che fossero ebrei. Un giorno Mardocheo venne a sapere che alcuni servitori congiuravano per uccidere il re: avvertì Ester, e il complotto fu sventato. Il re, salvo, fece segnare sui suoi registri il nome di Mardocheo per poterlo ricompensare. Il primo ministro del re, un certo Aman, soprannominato "Fanfarone", odiava Mardocheo e tutti gli Ebrei, perciò non perdeva occasione per parlar male di loro con il sovrano. A forza di calunnie, riuscì a convincere il re di dare l'ordine che questo popolo fosse sterminato in tutto il paese.Venutolo a sapere, Mardocheo chiese l'aiuto di Ester. Benché regina, secondo le usanze del tempo, la giovane donna non poteva presentarsi al Re senza un suo invito ma decise ugualmente di rischiare: andò da Artaserse e lo invitò a un banchetto per il giorno dopo. Quella notte, Artaserse, pensando al complotto sventato da Mardocheo, non riuscì a prendere sonno; il giorno dopo chiamò il suo primo ministro e gli chiese: "Come potrei onorare un uomo che mi ha reso un grande servizio?". Pensando che stesse parlando di lui, Aman rispose: "Fagli indossare il tuo manto e portalo in trionfo attraverso la città". "Questo farò per Mardocheo" disse il re. E il primo ministro, verde di rabbia, dovette eseguire questa cerimonia e portare in trionfo il suo nemico. Più tardi, al banchetto, Ester rivelò di fronte a tutti la congiura di Aman contro gli Ebrei. Allora il re ordinò che Aman fosse impiccato, che tutti gli Ebrei fossero liberi. Ester a sua volta ordinò che da allora in poi gli Ebrei festeggiassero quel giorno, che fu chiamato Purim, con festeggiamenti pari a quelli che si fanno per un matrimonio. Gli Ebrei ubbidiscono ancor oggi a quest'ordine: la festa di Purim viene celebrata con banchetti e grande allegria. www.ilpaesedeibambinichesorridono.it/

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