martedì 14 aprile 2009

Emblema della Brigata Ebraica

Cari amici, ci ho ripensato. Rispetto a quanto ci siamo detti nell’ultima riunione ritengo che l’Associazione Romana Amici d’Israele non deve partecipare al corteo del 25 aprile e invece rivendicare pubblicamente il rispetto dello shabbat come atto di difesa di un diritto umano. Ovvero non possiamo commemorare la Brigata Ebraica senza l’ebraismo, di cui lo shabbat è un elemento fondamentale e identitario. Bisogna valutare il fatto che i prodromi di Durban I furono proprio quelli di fissare le riunioni preparatorie di sabato, nonostante le proteste delle ong ebraiche che non poterono partecipare (anche l’Unione mandò una formale protesta al Ministero degli Esteri). Nel corso della preparazione di Durban II addirittura ci furono riunioni di Pesach. Ebbene ritengo che noi dobbiamo fare diversamente: rivendicare il sabato come un diritto umano da difendere e organizzare la commemorazione della Brigata Ebraica per domenica 26 a Piazza Venezia.Commemorazione che diventa di grande attualità, considerando che diritti ed etica ebraici sono messi sotto attacco sia attraverso Durban II (a cui parteciperà anche Ahmadinejd), che con l’accusa di crimini di guerra all’esercito d’Israele. Per questo è importante avere una posizione chiara in merito alla difesa di un diritto umano come lo shabbat. Nulla ci impedirà l’anno prossimo di partecipare di nuovo al corteo dell’Anpi. Spero che siate d’accordo con me e comunque invito tutti a partecipare alla riunione di giovedì 16 aprile al Keren Hayesod alle 20.30 per prendere una decisione definitiva. A presto Anna B.

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