domenica 27 settembre 2009

soldatessa israeliana

Le donne portano la Kasherut fuori dalla cucina di casa

Le ebree osservanti, le cuoche delle famiglie ortodosse, per lungo tempo hanno regnato sulle cucine kasher e rivestito il ruolo di supervisori informali per le loro famiglie e ospiti. Raramente, però, il ruolo di mashgiach (il supervisore di professione della produzione di prodotti kasher) viene loro affidato.Eppure qualcosa sta cambiando. Per la prima volta, la Orthodox Union (OU) e la Star-K, due importanti organizzazioni di certificazione kasher, stanno offrendo corsi per sole donne sulla kasherut.Nonostante l’assenza di divieti religiosi a riguardo, questi corsi, che hanno creato interrogativi e dibattiti all’interno dei gruppi religiosi, non prepareranno le donne al ruolo di mashgichot. In 25 si sono ritrovate a New York nelle scorse settimane per frequentare un corso avanzato di cinque giorni organizzato dall’OU. Il corso ha compreso visite guidate a cucine kasher industriali e lezioni finalizzate a dare “una panoramica comprensiva e dettagliata dell’intera industria kasher, inclusa la cucina di casa” ha dichiarato il Rabbino Yosef Grossman, direttore del dipartimento educazione dell’OU, la più grande organizzazione responsabile per la kasherut negli Stati Uniti.Per la prima volta, durante l’autunno, Star-K offrirà un corso, della durata di due giorni, per “donne che hanno già esperienza nel campo della kasherut; sarà per loro un’opportunità per approfondire” ha detto Rabbi Mayer Kurcfeld, l’assistente al direttore della supervisione di Star-K. Il rabbino ha aggiunto che le donne sono circa il 20 per cento delle mashigot della sua organizzazione, impegnate a monitorare attività commerciali come i ristoranti e gli ospedali.“La finalità del corso è che le donne si occupino di kasherut per le attività commerciali locali…Non affrontino laboriose discussioni halakike sull’origine di ogni regola. Non vogliamo che vadano in giro a dare sentenze halakike ma, piuttosto, che migliorino le loro capacità sul lavoro” ha spiegato Kurcfeld. Le donne così non ispezioneranno mattatoi, perché Star-K preferisce non mandare donne a lavorare nei mattatoi kasher o a supervisionare grandi stabilimenti.L’OU offre due corsi per uomini, uno della durata di una settimana e l’altro, più approfondito, di tre settimane. Nessuno dei due corsi copre l’intero curriculum di studi che bisogna completare per diventare mashghiach, ma un’alta percentuale degli studenti finisce per diventare un supervisore di professione nella comunità di provenienza. Quando gli è stato chiesto se mai le donne potranno un giorno ricoprire questo ruolo, Grossman si è immediatamente rimesso al giudizio del suo superiore, Rabbi Moshe Elefant, il coordinatore rabbinico esecutivo e capo delle operazioni dell’OU, che ha detto al Forward: “Al momento non abbiamo nessuna donna in quel ruolo, ma ciò non vuole dire che non siano adatte o che la situazione non possa cambiare. Non siamo contrari all’idea di affidare a una donna questo incarico”.Di sicuro ci sono donne interessate – come Ruth Greiter, chef di professione che adesso fa la mamma a tempo pieno e, di frequente, intrattiene numerosi ospiti. “Questo è solo l’inizio” dice a proposito del corso dell’OU “Spero che sia promettente”. Quando le chiediamo se s’iscriverebbe ad un corso per diventare mashgicha, risponde che “lo farebbe senza alcuna esitazione”. Un’altra partecipante, che preferisce rimanere anonima per timore che le sue dichiarazioni possano nuocere alla sua attività, dice, “La Kasherut è un universo molto maschile, e sarà molto interessante vedere se le donne potranno entrarci”. Alcune donne ortodosse sostengono di essere in effetti molto meglio preparate rispetto agli uomini per lavorare come supervisori, potendo contare sulla loro esperienza in cucina. “Ci sono sviste che un uomo può commettere perché non sa cosa cercare, perché non è stato allevato in cucina. Le mie figlie lo sanno istintivamente. Gli uomini lo devono imparare. Una donna lo sa già” sottolinea Greiter. Le sue compagne di corso lo hanno ribadito durante una lezione da Dougies Barbecue, un ristorante kasher nel quartiere ortodosso di Boro Park a Brooklyn.Il gruppo di 25 partecipanti, gonne lunghe e le teste coperte, ascoltava attentamente mentre il coordinatore rabbinico Dov Schreier, seduto a capotavola, parlava loro delle sviste di uno dei mashghichim.Una lo ha interrotto chiedendogli chi era quel supervisore, ma prima che il Rabbino potesse rispondere, due sue compagne - in coro - hanno commentato con convinzione “In questa occasione la presenza di una donna avrebbe fatto la differenza”.Devra Ferst , The Forward, 25 settembre 2009(versione italiana di Rocco Giansante) http://www.moked.it/

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