giovedì 10 settembre 2009

una scena del film

La guerra vista da un carro armato, al Lido in concorso 'Lebanon' di Samuel Maoz

Venezia 8 settembre- (Adnkronos/Cinematografo.it) - Il regista israeliano: ''Anime lacerate tra morale e istinto di sopravvivenza''. E spiega: ''L'ho girato solo ora perché dovevo prendere la giusta distanza dagli eventi''''Tutto è partito da un ricordo sensoriale: l'odore di carne bruciata. Dalla mia memoria soggettiva è nato questo film, che ha una struttura classica per far sentire i sentimenti dei personaggi al pubblico, perché si identifichi". Così il regista israeliano Samuel Maoz presenta il suo 'Lebanon', accolto favorevolmente dalla stampa in Concorso al Lido, che ritorna alla Prima Guerra del Libano del 1982, quando il 6 giugno alle 6.15 del mattino l'allora soldato 20enne Maoz uccise un uomo, per la prima volta nella sua vita. "Alcuni ricordi non li ho più, ma gli altri - prosegue il regista e sceneggiatore - mi sono serviti non per documentare degli eventi, ma per raccontare la storie interiore dei carristi, quattro anime ferite e sanguinanti".

Nessun commento: