domenica 11 ottobre 2009


M.O., dalla diplomazia del panda a quella delle zebre

Roma, 9 ott (Velino) - Due zebre “israeliane” potrebbero presto essere esposte nello zoo di Gaza. Lo ha auspicato Tzvi Vall, sindaco della città di Ramat Gan, nei pressi di Tel Aviv, dopo aver appreso che allo zoo di Gaza due asinelli sono stati prima rasati e poi colorati a strisce per farli somigliare all’equino africano che la struttura in questione non può permettersi. Vall si è rivolto al direttore dello zoo di Ramat Gan, chiedendogli di mettere a disposizione due zebre da inviare a Gaza. Nidal e Mohammed Bargouthi, responsabili del parco zoologico “Marah Land” hanno spiegato di aver “creato” le zebre, utilizzando la tintura per i capelli e il nastro adesivo su due femmine di asino: “I bambini non lo sanno, le chiamano zebre e sono contenti di vedere qualcosa di nuovo”. Una zebra vera sarebbe costata 40 mila dollari, ha spiegato Bargouthi, che ha pure ricordato di non essere sicuro che l'animale possa passare dai tunnel per il contrabbando di merci che dall’Egitto sbucano nel territorio di Gaza. Il “Marah Land” è una struttura molto modesta, che ha subito pesanti distruzioni nel corso dell'operazione militare israeliana Piombo fuso dello scorso gennaio, tanto che l’ingresso per un intero autobus di bambini è di soli 15 dollari. Nella speranza di evitare “abusi su poveri animali innocenti”, Vall, ripreso dal quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, ha promesso che due zebre “saranno trasferite a Gaza con l’impegno degli abitanti della Striscia di trattarle con cura”. Ottimismo a parte, ricorda Ynet, resta da vedere se tutte le autorità competenti – da quelle militari e veterinarie di Israele agli islamici di Hamas che controllano la Striscia di Gaza – daranno il loro assenso all'operazione.

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