sabato 7 novembre 2009






Ripropongo questo avvenimento per la grande importanza che ha

Giornalisti israeliani riammessi nella Federazione Internazionale.Per il Segretario della FNSI Franco Siddi “ha vinto il buon senso”

Dopo mesi di incomprensioni e lunghe trattative con la Federazione Internazionale (IFJ), i giornalisti della Federazione Nazionale dei Giornalisti Israeliani (NFJI), espulsi dall'ente nel luglio scorso per una vicenda di mancato pagamento di quote a cui molti non avevano creduto come motivazione principale della decisione, sono stati finalmente reintegranti nell'organizzazione. In loro favore si erano mobilitati numerosi media internazionali, tra cui alcuni prestigiosi quotidiani italiani, come Il Corriere della Sera e Il Foglio. La situazione si è sbloccata lunedì scorso a Tel Aviv, quando i vertici delle due federazioni si sono riuniti e sono arrivati ad un accordo che dovrebbe mettere la parola fine alle polemiche. “Abbiamo un accordo che se sarà duraturo permetterà di rafforzare ulteriormente il lavoro di IFJ e produrrà benefici per l’intera comunità dei giornalisti d’Israele e della regione circostante,” ha commentato Aidan White, Segretario Generale della IFJ, che molti avevano additato come uno dei principali responsabili della procedura di espulsione. White ha voluto ringraziare le federazioni italiane e tedesche per l'amicizia e il sostegno dimostrati durante questi mesi, ed in particolar modo Franco Siddi, segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI), che si è sempre battuto per una soluzione positiva della vicenda. Un impegno che aveva dimostrato di avere molto a cuore anche durante l'intenso incontro avvenuto in occasione di Redazione aperta questa estate a Trieste, quando aveva dichiarato di “essere favorevole al rientro dei giornalisti israeliani nella IFJ al più presto” (nell'immagine ripreso durante una delle giornate di lavoro e di studio che hanno dato avvio alla Redazione nazionale del Portale dell'ebraismo italiano).Franco Siddi, fine della crisi diplomatica e situazione che sembra volgere finalmente al meglio. Che cosa ha permesso di risolvere questa spiacevole situazione che si stava ormai protraendo da lungo tempo?È successo che ha prevalso la linea del dialogo piuttosto che quella dello scontro. Come spesso succede nella vita, basta un po’ di buon senso per risolvere delle situazioni apparentemente complicate. Sono veramente contento che le cose siano andate a questo modo, l'espulsione della NFJI era una decisione che non aveva alcun senso.Che ruolo ha avuto la FNSI nell’esito positivo delle trattative?Molto importante. Ci siamo battuti sin dall’inizio per il reintegro della NFJI nella Federazione Internazionale. L'eventuale mancato pagamento delle quote di iscrizione, infatti, non è una motivazione sufficiente per determinare l’esclusione di un ente chiamato a rappresentare un paese così importante. Si trattava di una decisione che metteva in serio pericolo il pluralismo e la libertà di opinione, valori che invece vanno difesi con forza dalla nostra categoria. I media israeliani, inoltre, sono tra i più indipendenti e liberi al mondo e la necessità della loro presenza nella IFJ è un fatto assolutamente indiscutibile. Si trattava sul serio di un problema esclusivamente economico?Resta ancora da capire se vi siano state altre motivazioni alla base della decisione, il che rappresenterebbe un fatto estremamente grave. Posso garantire che noi della FNSI ci impegneremo perché venga fatta chiarezza al più presto. Qualora emergesse qualcosa di torbido saremmo i primi a farlo sapere. In ogni caso abbiamo fatto presente agli israeliani che queste quote devono essere pagate, come fanno tutte le altre federazioni.Quali sono gli effetti degli accordi siglati lunedì scorso a Tel Aviv?Oltre al reintegro dei giornalisti israeliani, sono state organizzate alcune attività che vedranno la partecipazione congiunta di IFJ e NFJI. Penso, ad esempio, a un meeting che si terrà annualmente per monitorare le relazioni tra i due enti, oppure ad alcuni seminari che si si svolgeranno in Israele e che affronteranno i temi dell'etica e della deontologia giornalistica. Senza dimenticare che è intenzione della IFJ organizzare un meeting preparatorio con la DJV, la federazione tedesca, per incoraggiare il dialogo tra media israeliani e media palestinesi, che noi consideriamo una priorità assoluta.Il reintegro della Federazione israeliana ha effetto immediato?Per il momento è avvenuta quella che viene chiamata “la riconciliazione delle posizioni”. Per la ratifica ufficiale bisogna aspettare che il Comitato Esecutivo della IFJ si riunisca a Londra il prossimo quattordici novembre. In ogni caso si tratta di una procedura formale, l'accordo è già stato raggiunto negli scorsi giorni.Adam Smulevich http://www.moked.it/

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