martedì 1 dicembre 2009



Soldati di Israele. Perché Gilat Shalit è tanto importante

30 novembre 2009, http://www.abruzzoliberale.it/
Esistono oltre 900 memoriali in Israele; in media uno per ogni diciassette soldati uccisi (la media negli altri paesi è uno ogni 10.000 militari caduti). Israele, però, è l’unico paese al mondo dove non esiste un monumento al milite ignoto: tutti devono tornare nella propria terra, vivi o morti. Per Israele ogni soldato morto è un eroe perché Israele non può permettersi di perdere neppure una guerra: una sconfitta significherebbe semplicemente l’annientamento di quel popolo.
Come ha scritto Giulio Meotti, “tre anni di servizio militare a diciotto anni significa una cosa sola: che tutti devono difendere il paese. Anche tuo padre quando lo chiamano dalla riserva, un mese una volta l’anno, è insieme a te nell’esercito. Nel 1948 l’esercito nasce con l’ossessione del legame col popolo: vuole essere umano, egualitario, intelligente, morale.E’ l’unico esercito [al mondo] che porti nel suo statuto una clausola che impone al soldato di disobbedire se riceve un ordine disumano”.In proposito si può vedere questo filmato: http://www.road90.com/watch.php?id=Cx3wV3PBAx (ve lo consiglio!!!n.r.)

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