venerdì 8 gennaio 2010


Il 2010 comincia bene... ma Israele ha davvero bisogno di tutti questi campi da golf?

Va bene che il 2009 è stato un anno record per gli attentati (nel senso che ce ne sono stati pochi, ci informa lo Shin Bet, il che per Israele è un record). Va bene che anche il lancio di razzi sul Sud del Paese è diminuito del novanta per cento rispetto allo scorso anno (di questo ci informa Tsahal) e va bene anche che la ripresa economica si comincia a intravedere anche in Israele (i dati danno le esportazioni in aumento). Abbiamo capito, i numeri sono dalla nostra parte e dobbiamo essere tutti ottimisti per il 2010.Ma a tutto c'è un limite. E, onestamente, l'ultima decisione del governo israeliano più che basata sull'ottimismo mi sembra un tantino azzardata. Di che cosa stiamo parlando? Il ministero del Turismo e l'Autorità per l'amministrazione del territorio hanno stanziato la bellezza di 760 milioni di shekel per costruire 16 campi da golf nei prossimi 15 anni. L'obiettivo? Promuovere il turismo golfistico in Israele. Domanda: siamo sicuri che, con tutte le cose interessanti che ci sono da fare da Rosh Pinà fino ad Eilat, ci siano così tanti turisti che muoiono dalla voglia di mettersi a giocare a golf? E siamo sicuri che Gerusalemme si possa permettere questa spesa?Ora, Israele è un Paese davvero meraviglioso. Ma ha alcune lacune con cui, piaccia o no, bisogna fare i conti. Nello specifico, mancano due cose: l'acqua e lo spazio. Che, guarda caso, sono anche le due cose che più servono per costruire dei campi dal golf. Per carità, io sono di parte perché questo sport non l'ho mai praticato, né mi interessa molto. Ma mi piace pensare che il 2010 sarà un buon anno per Israele anche senza campi da golf. Anna Momigliano, http://www.moked.it/

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