martedì 9 febbraio 2010



Avram Grant con John Terry

L'israeliano Avi Grant in un bordello Ma alla moglie va bene così

Il tecnico del Portsmouth, sorpreso dai paparazzi all'uscita di un finto centro benessere thailandese, non rischia sanzioni da parte del club. E anche la compagna, la showgirl israeliana Tzofit, lo perdona: "Può fare del suo corpo ciò che vuole, abbiamo un rapporto libero"
LONDRA, 5 febbraio 2010 - Poco prima di Natale, esattamente il 23 dicembre scorso, il Sun pubblicò la notizia di un manager della Premier League beccato a frequentare un bordello, il “FuFu’s” di Horton Heat, mimetizzato come centro di massaggi thailandesi, senza però poterne fare il nome per motivi di privacy (malgrado sulla rete ci fossero almeno 10mila riferimenti riguardanti il tecnico in questione).UN VIDEO LO INCASTRA — Ma il recente “Terrygate” ha tolto il silenziatore anche a questa storia e ieri è così emerso che l’allenatore al centro dello scandalo è Avram Grant del Portsmouth, che lo stesso tabloid ha immortalato in un video mentre lascia il finto centro benessere a poche miglia dal centro sportivo del club, senza peraltro mostrare alcun imbarazzo davanti ai giornalisti e dove sarebbe cliente fisso, visto che ci era già stato in ottobre. E mentre è stato proprio il Sun a scoprire come quello che veniva pubblicizzato come un istituto di massaggi era, in realtà, un bordello, spedendo un proprio giornalista a “toccare con mano” il “pacchetto servizi” (150 euro l’ora per il servizio completo), la moglie israeliana di Grant, la showgirl Tzofit, si è subito schierata dalla parte del marito, spiegando al giornale di casa 1One, che “Avram non è andato lì per fare sesso "ma, più semplicemente, per farsi fare un massaggio thai.http://www.gazzetta.it/
LA MOGLIE LO DIFENDE — “Mio marito è libero di fare quello che vuole – ha spiegato la donna, con cui si dice che Grant abbia un rapporto “aperto”, tanto che lei vive a Tel Aviv con i due figli, mentre lui abita a Londra - . Avram è andato nel bel mezzo di una giornata in un centro massaggi e non certo in un bordello, tanto è vero che indossava la tuta del Portsmouth e quando è uscito, era contento e sorridente, segno che non aveva proprio nulla da nascondere. Non capisco perché la gente debba ficcare il naso nelle vite private altrui. La verità è che se Avram voleva andare in un bordello, era suo diritto farlo, perché lui può fare quello che vuole con il suo corpo. Siamo gente famosa, ma ciò non significa che non possiamo fare quello che vogliamo nel nostro tempo libero”. LA POLIZIA VUOLE INTERROGARLO — Peccato che la polizia dell’Hampshire non la pensi proprio allo stesso modo e, stando a quanto riporta il Daily Mail, avrebbe l’intenzione di interrogare Grant come testimone informato sui fatti circa le attività presumibilmente illecite che si svolgevano dietro i muri del centro thailandese, non a caso chiuso tre giorni fa dopo. Implicazioni morali a parte, però, la posizione del tecnico in seno al Portsmouth non sembra in discussione, come si è affrettato a spiegare al giornale un portavoce del club. “Non ci saranno commenti ufficiali su quanto emerso e queste indiscrezioni non incideranno in alcun modo sul ruolo di Grant, perché si tratta di una faccenda personale”. Simona Marchetti

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