sabato 20 febbraio 2010


DANZA: YAIR VARDI, RAFFORZARE I LEGAMI CON L'ITALIA

(ANSAmed) - ROMA - Far conoscere sempre di piu' la danza moderna e contemporanea israeliana in Italia: questo l'obiettivo di Yair Vardi, direttore del Suzanne Dellal Center di Tel Aviv, uno dei templi mondiali della danza, in visita nei giorni scorsi a Roma per rafforzare i legami - gia' stretti - con l'Auditorium. L'occasione e' stata la recente rassegna 'Equilibrio' che ha offerto un panorama della danza contemporanea. Yair Vardi e' un 'mito' nel panorama artistico internazionale: ballerino e coreografo, ha vissuto piu' di dieci anni in Gran Bretagna dove nel 1983 ha fondato il Centro di danza a Newcastle. Nel 1989 e' stata la volta del 'Suzanne Dellal' destinato ben presto a diventare il punto di riferimento della danza contemporanea in Israele. Nel cuore di Neve Tzedek, quartiere storico di Tel Aviv, il Centro e' il cuore pulsante della danza israeliana, tanto che si parla di un 'prima e dopo' la nascita della scuola per descrivere lo stato dell'arte. Da allora Vardi ha diretto il centro con piglio manageriale di assoluto successo: un posto - secondo la definizione di molti - ''vivo'', dove si svolgono ogni anno dai sette ai nove festival con circa 600 eventi di cui 400 soltanto di danza, il resto di teatro. ''Definirei la danza israeliana - dice all'ANSA Vardi - con tre aggettivi: energetica, appassionata, aggressiva. Del resto rispecchia la societa' israeliana, sempre in movimento, sempre pronta a modificarsi''. Vardi dice di non avere rimpianti sul suo passato di artista: ''quello che dovevo fare l'ho fatto. Ora ho capito che la mia forza e' al servizio di tutto cio' che serve alla danza e al suo mondo''. Lo sforzo per tenere il 'Suzanne Dellal' al livello che oramai occupa nel panorama internazionale e' - dice Vardi - ''grande, anche perche' i fondi che arrivano dal governo, da altre istituzioni e dal municipio di Tel Aviv, rappresentano appena un terzo del budget. Una piccola quota per l'immensita' di cose che si fanno al Centro, oramai diventato nel panorama cittadino il luogo dove di viene a 'vedere' e 'sentire' la cultura''. Nei progetti di Vardi per l'Italia ci sono due obiettivi: il primo riguarda la Vertigo Dance Company che si avvale delle coreografie di Noa Wertheim; la seconda e 'Rooster' la nuova opera di Barak Marshall che a Tel Aviv ha avuto grandissimo successo. ''Fenomenali entrambi: due opere straordinarie e vorrei - spiega - farle conoscere meglio in Italia''. Per questo annuncia - anche se i giochi non sono ancora fatti - che 'Rooster' potrebbe essere uno dei titoli di punta della prossima stagione di Roma Europa festival.

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