martedì 9 febbraio 2010




Gerusalemme

IRAN: al via ARRICCHIMENTO URANIO al 20%

(AGI/AFP/EFE) - Teheran, 9 feb. - Gli scienziati iraniani hanno iniziato, nell'impianto di Natanz, il processo di arricchimento dell'uranio al 20 per cento. La notizia e' stata confermata ufficialmente dal capo del programma nucleare iraniano, Ali Akbar Salehi. Il processo e' iniziato di prima mattina, alla presenza di ispettori internazionali. La decisione di produrre combustibnile nucleare era stata annunciata domenica scorsa dal presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, dopo mesi di infruttuosi negoziati con L'Occidente, che avevano moltiplicato i sospetti sul programma nucleare dell'Iran. E il passo odierno arriva mentre le potenze occidentali accelerano sul fronte delle sanzioni, nel timore che Teheran possa arrivare presto all'arma atomica. L'avvio del programma, annunciato nei giorni scorsi e che rappresenta una nuova sfida alla comunita' internazionale, lunedi' era stato notificato formalmente all'Aiea (l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica). Secondo una fonte non identificata citata dalla tv pubblica, alle procedure per l'arricchimento del materiale sono presenti gli ispettori dell'Aiea. Un portavoce dell'Organizzazione iraniana per l'energia atomica, ha spiegato che alle 09:30 (quando in Italia erano le 07:00) e' iniziato "il lavoro preparatorio" e la produzione vera e propria del combustibile nucleare comincera' intorno alle 13 ora locale.Arricchire l'uranio al 20 per cento e' un passo tecnologico importante: finora l'Iran non aveva mai superato il tetto del 3,5 per cento, piu' che sufficiente per alimentare un programma nucleare civile. Le 8.692 centrifughe concentrate nel sotterraneo di Natanz, l'impianto di arricchimento nel deserto alle porte di Teheran, non avevano mai superato questo livello, nonostante gli ispettori dell'Aiea si fossero praticamente convinti cheesistesse un altro sito dedicato all'arricchimento dell'uranio.Anche simbolicamente dunque l'evento e' importante. Sette annidi scontro aperto con le potenze occidentali e tre ondate disanzioni imposte dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu non sonoriusciti a fermare la corsa degli scienziati iraniani che ora,a detta degli esperti, dispongono di competenze tecniche perprodurre testate nucleari. Con il via all'arricchimento al 20% si allontana l'ipotesidi un accordo sullo scambio di combustibile nucleare, comeaveva fatto sapere lunedi' la stessa Aiea. In sostanza l'Iranavrebbe dovuto impegnarsi a trasferire all'estero per ilricondizionamento "civile" tutto il suo stock di uranio a bassoarricchimento, cioe' 1.700 chilogrammi, in cambio di unafornitura di uranio arricchito al 20 per cento per alimentareil suo reattore di ricerca a Teheran, prezioso per laproduzione di isotopi nella lotta contro il cancro. Ma quandoha capito che i suoi scienziati potevano arrivare da soliall'arricchimento fino al 20 per cento, il regime ha deciso cheil gioco non valeva la candela. Gli Usa hanno gia' detto che vogliono che il Consiglio diSicurezza dell'Onu si muova rapidamente verso nuove sanzioni, e ha chiesto una risoluzione "entro settimane, non mesi". Ma laCina, che come gli Usa dispone del diritto di veto nelConsiglio di Sicurezza, rimane riluttante e, subito dopol'annuncio di Teheran, ha rilanciato la richiesta di nuovinegoziati.

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