giovedì 11 febbraio 2010


Parco del ghiaccio ad Eilat

Italia-Israele, rapporto sempre più solido

Il primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, s'è reso responsabile di atti servili verso i padroni israeliani ed è giunto ad affermazioni faziose contro l'Iran e ad aperta giustificazione dei motivi che hanno indotto l'esercito israeliano alla ingiustificabile guerra contro Gaza . L'Agenzia televisiva iraniana di Stato Irna, con tali irritate note, ha teso sottolineare la piena discutibilità dei giudizi e degli appoggi a favore del tanto minacciato Israele, espressi dal capo del governo italiano nel suo discorso alla Knesset. Tali attacchi contro la politica di amicizia dell'Italia verso lo Stato ebraico, dimostrata negli atti e nelle ferme affermazioni del premier, non hanno avuto alcun potere di intimorire nessuno. Queste indebite ingerenze nella politica estera italiana, invece, hanno provocato la giusta risposta da parte del ministro degli Esteri, Franco Frattini. Il ministro, nella nota, specificava il fatto che le affermazioni espresse a Gerusalemme dal capo del governo rientravano nel bagaglio di tutti gli italiani, nei loro valori di verità, libertà e democrazia che vedono nella Shoah una grande tragedia epocale, frutto del folle odio umano . Risuona altamente evidente come sia riuscito a suscitare le ire dei mullah il pieno rigetto, da parte degli italiani, del negazionismo da Teheran così ampiamente alimentato. Questa affermazione storica e civile, sgorgante dagli atti del governo italiano, in aperto contrasto con i silenzi e le compiacenze dei governi italiani precedenti, è stata come un vero e proprio fulmine a ciel sereno per le sanguinarie teocrazie iraniane abituate a tutt'altro atteggiamento. […][…] La visita in Israele, da parte del capo del governo italiano, è stata una vera e propria pietra miliare, che ha posto chiara e forte la verità ineludibile di un Iran in fase ultimativa dell'apprestamento dell'armamento nucleare, di un Paese aggressivo e dittatoriale che pone in pericolo il mondo. Non è più possibile, per nessuno, secondo le affermazioni del premier italiano, continuare a tollerare questa corsa forsennata all'arma atomica, queste continue minacce all'esistenza dello Stato d'Israele e questo insieme di ricatti e minacce infami che la cricca iraniana lancia al mondo. Le decise affermazioni del presidente Berlusconi debbono fare da sprone a tutto il mondo libero, affinché le forze della prepotenza, i finanziatori del terrorismo internazionale e i revanscisti nazisti islamici siano fermate: non ci si può più permettere di ripetere gli errori e le viltà di Monaco 38. […]Franco Marta, Avanti, 10 febbraio 2010

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