sabato 13 marzo 2010


La deportazione degli ebrei di Francia, per la prima volta raccontata in un film

Parigi, 9 mar -E' la prima volta che un film francese racconta quella pagina buia della storia recente. La 'Rafle', sugli schermi francesi a partire da domani, racconta il dramma delle persecuzioni e in particolar modo la retata di 13.152 ebrei arrestati a Parigi il 16 luglio 1942 dalla polizia francese su richiesta della Germania nazista, che dopo essere stati raggruppati nel Velodromo d'Inverno sono stati deportati. Il film riporta il dramma attraverso gli occhi del piccolo Joseph Weisman, 11 anni, arrestato con i genitori e la sorella, fuggito poi da un campo di concentramento francese evitando così i campi della morte. Ci sono voluti degli anni prima che le autorità francesi riconoscessero il ruolo dello Stato nella deportazione degli ebrei di Francia. Solo nel 1995 il presidente Chirac pronunciò un discorso atteso da decenni dalla Comunità ebraica, denunciando "la follia criminale dell'occupante assecondata dallo Stato francese, che ha compiuto l'irreparabile consegnando i suoi protetti ai loro boia". La Rafle è stato già paragonato dai critici francesi alla Lista di Schindler di Steven Spielberg per il ruolo pedagogico che potrebbe avere in Francia, tanto che si pensa di proiettarlo nelle scuole.

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