1 aprile ’10 (Fuoritutto) I servizi segreti di Gerusalemme approdano sul più famoso social network del mondo, Facebook. La novità, curiosa, ma perfettamente in linea con i tempi, è nata dai lavori della Commissione Winograd, incaricata nel settembre 2006 di indagare su cosa non avesse funzionato nella campagna militare condotta in Libano nei mesi precedenti.Secondo quanto riferito dalle autorità israeliane, la pagina su Facebook sarà gestita dall'Esercito prestando particolare attenzione ai contenuti che saranno pubblicati nei “post”, allo scopo di evitare la fuoriuscita di informazioni riservate.Da notare che l’anno scorso fu lo Shin Bet, l'agenzia del controspionaggio di Gerusalemme, a mettere in guardia i cittadini israeliani dall'uso incauto di Facebook, asserendo che il social network sarebbe utilizzato dagli estremisti islamici come strumento per reclutare spie.L'avvertimento nasceva dalla segnalazione ricevuta da un utente di Facebook, il quale aveva raccontato di essere stato contattato da un presunto agente libanese per avere informazioni in cambio di denaro. Per questo motivo lo Shin Bet aveva raccomandato agli utenti israeliani di non abboccare a queste richieste, per il rischio non tanto di rivelare informazioni sensibili, quanto di entrare in contatto con organizzazioni terroristiche e andare incontro a possibili sequestri.
domenica 4 aprile 2010
L'INTELLIGENCE DI ISRAELE SU FACEBOOK
1 aprile ’10 (Fuoritutto) I servizi segreti di Gerusalemme approdano sul più famoso social network del mondo, Facebook. La novità, curiosa, ma perfettamente in linea con i tempi, è nata dai lavori della Commissione Winograd, incaricata nel settembre 2006 di indagare su cosa non avesse funzionato nella campagna militare condotta in Libano nei mesi precedenti.Secondo quanto riferito dalle autorità israeliane, la pagina su Facebook sarà gestita dall'Esercito prestando particolare attenzione ai contenuti che saranno pubblicati nei “post”, allo scopo di evitare la fuoriuscita di informazioni riservate.Da notare che l’anno scorso fu lo Shin Bet, l'agenzia del controspionaggio di Gerusalemme, a mettere in guardia i cittadini israeliani dall'uso incauto di Facebook, asserendo che il social network sarebbe utilizzato dagli estremisti islamici come strumento per reclutare spie.L'avvertimento nasceva dalla segnalazione ricevuta da un utente di Facebook, il quale aveva raccontato di essere stato contattato da un presunto agente libanese per avere informazioni in cambio di denaro. Per questo motivo lo Shin Bet aveva raccomandato agli utenti israeliani di non abboccare a queste richieste, per il rischio non tanto di rivelare informazioni sensibili, quanto di entrare in contatto con organizzazioni terroristiche e andare incontro a possibili sequestri.
1 aprile ’10 (Fuoritutto) I servizi segreti di Gerusalemme approdano sul più famoso social network del mondo, Facebook. La novità, curiosa, ma perfettamente in linea con i tempi, è nata dai lavori della Commissione Winograd, incaricata nel settembre 2006 di indagare su cosa non avesse funzionato nella campagna militare condotta in Libano nei mesi precedenti.Secondo quanto riferito dalle autorità israeliane, la pagina su Facebook sarà gestita dall'Esercito prestando particolare attenzione ai contenuti che saranno pubblicati nei “post”, allo scopo di evitare la fuoriuscita di informazioni riservate.Da notare che l’anno scorso fu lo Shin Bet, l'agenzia del controspionaggio di Gerusalemme, a mettere in guardia i cittadini israeliani dall'uso incauto di Facebook, asserendo che il social network sarebbe utilizzato dagli estremisti islamici come strumento per reclutare spie.L'avvertimento nasceva dalla segnalazione ricevuta da un utente di Facebook, il quale aveva raccontato di essere stato contattato da un presunto agente libanese per avere informazioni in cambio di denaro. Per questo motivo lo Shin Bet aveva raccomandato agli utenti israeliani di non abboccare a queste richieste, per il rischio non tanto di rivelare informazioni sensibili, quanto di entrare in contatto con organizzazioni terroristiche e andare incontro a possibili sequestri.
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