lunedì 10 maggio 2010



Quattro anni di prigionia, nessun contatto col mondo esterno, rifiuto delle reiterate richieste di visita da parte della Croce Rossa Internazionale, un solo video che prova che è vivo. E ora un cartoon, realizzato con dispendio di mezzi e indubbia professionalità, per far leva sul dolore di un padre che dal lontanissimo giugno del 2006 vive incollato al telefono nella speranza di una buona notizia che non arriva.Vi consiglio di vederlo. Questo è il link al sito web di Hamas. Il video è il ebraico, perche è all’opinione pubblica israeliana che si rivolge. L’uomo che appare di spalle nella prima sequenza e Noam Shalit, il padre coraggio, che da 4 anni batte le strade del mondo in lungo e largo per mobilitare l’opinione pubblica internazionale. Nel video, Noam percorre le strade di Israele con la foto del figlio sotto braccio. Davanti ai suoi occhi i cartelloni elettorali con le promesse non mantenute di successivi premier, Olmert, Netanyahu. Legge su un quotidiano dell’offerta di 50 milioni di dollari a chiunque fornisca informazioni su Gilad. Il riferimento è ai 10 milioni di dollari che israele ha offerto nel tentativo vano di avere informazioni su Ronny Arad, un pilota catturato 21 anni fa in Libano. Il video, 3 minuti , si conclude con una sequenza agghiacciante. Noam, ormai vecchio , camminando a stento, giunge al confine di Gaza, da dove un convoglio della Croce Rossa esce. Gli riporta non il figlio, come lui fino all’ultimo spera, ma una bara.Il video diffuso all’indomani della decisione israeliana di permettere il trasferimento del figlio malato del ministro dell’Interno di Hamas in un’ospedale giordano.Netanyahu sul videl lapidario: “Il video svela la vera natura di Hamas”. Indignato anche il padre: “Hamas antepone i suoi interessi a quelli del suo popolo”.Graditi vostri commenti.. Claudio Pagliara (www.claudiopagliara.it)

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