venerdì 18 giugno 2010


battesimo nel Giordano

Qui a Gaza abbiamo numerose qualità di generi alimentari, possiamo anche esportarli negli Stati Uniti a prezzi simbolici. Non vogliamo la maionese di Obama, non vogliamo l'elemosina”. Barack Obama farebbe bene a prendere nota di queste parole di scherno di un leader di Hamas, e prima di dichiarare che a Gaza la situazione è insostenibile (e prima di inviare grandi container di maionese) dovrebbe parlare con Bassam Naim, che conosce la situazione alimentare e sanitaria della Striscia perché è il responsabile della Sanità. Altrettanto dovrebbe fare Lady Ashton, capa della diplomazia europea, che considera inaccettabile che Israele tenga chiusi i valichi di Gaza (dimenticando che i principali valichi sono tenuti chiusi dall'Egitto, con l'appoggio peraltro dell'Unione europea). Così dovrebbero fare anche i media che continuano a dipingere Gaza come un lager in cui si muore di fame e di mancanza di cure. [...]Il Foglio, 17 giugno 2010

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