mercoledì 8 settembre 2010


L’antisemitismo nazista

Il nazismo affermò il principio secondo cui la razza fungeva da cardine e criterio risolutivo nel rapporto tra cittadini e Stato. Le leggi sulla cittadinanza del Reich del 1935 e la legge “per la protezione del sangue e dell’onore tedesco” furono conseguenze di questa concezione razziale del diritto e fu proprio per questo che l’antisemitismo nazista potè svilupparsi in un ambito di pseudo-legalità.Si iniziò praticando la discriminazione e il boicottaggio in maniera pianificata. Con il passare del tempo le persecuzioni divennero sempre più violente, sino a culminare nella cosiddetta notte dei cristalli del 9 novembre del 1938, un pogrom organizzato in seguito all’uccisione di un diplomatico tedesco ad opera di un giovane ebreo: migliaia di negozi, abitazioni e luoghi di culto ebraici furono assaliti ed incendiati, un centinaio di ebrei rimasero uccisi e molti altri furono percossi.Da quel momento aumentarono ulteriormente di intensità le discriminazioni contro la popolazione ebraica, che fu esclusa dalle attività commerciali ed industriali, dalle manifestazioni culturali, dagli spettacoli pubblici. Fu imposto il contrassegno distintivo della stella di David in panno giallo da portare ben visibile sugli abiti, cosicché gli ebrei potessero essere facilmente riconoscibili, e sui loro documenti di identità veniva apposto un timbro ben visibile con la lettera J di jude. Si proibirono i matrimoni e le relazioni sessuali con gli ariani e si negò loro l’accesso alle scuole pubbliche. Gli ebrei tedeschi, privati del diritto di cittadinanza e di ogni altra tutela, furono costretti a pagare “tributi espiatori” solo per poter sopravvivere.Il vertice del Reich progettava la loro emigrazione forzata di massa, ma l’avvicinarsi del secondo conflitto mondiale rese impossibile l’attuazione di questo piano e aprì la via al progetto al quale Hitler, nella sua ossessione antisemita, pensava da tempo: la “soluzione finale”, la distruzione della razza ebraica in Europa. Già una quindicina di Campi di Concentramento erano in funzione all’indomani dell’ascesa al potere di Hitler, allo scopo di “rieducare” gli avversari politici. La “razionalizzazione” e unificazione del sistema dei “campi” sotto l’amministrazione delle SS e la successiva nascita dei “campi di sterminio” costituirono le premesse necessarie per l’attuazione di quel terrificante progetto di cui si tratterà più approfonditamente nel capitolo specifico.http://storiadisraele.blogspot.com/

Nessun commento: