venerdì 10 settembre 2010


L’arabo nelle scuole d’Israele

Il ministero dell’istruzione israeliano ha annunciato a sorpresa che l’insegnamento obbligatorio della lingua araba comincerà a partire dalla quinta elementare. Un’iniziativa subito lodata negli ambienti politici, nella convinzione che possa propiziare una maggiore comprensione fra ebrei ed arabi in Israele.Al di là dei buoni propositi, in alcune zone le condizioni del sistema educativo destano allarme, ad esempio a Gerusalemme est, dove negli istituti scolastici arabi mancano mille aule e dove oltre cinquemila allievi palestinesi non sono iscritti ad alcuna scuola, rischiando così di restare per strada. Finora in Israele l’arabo era insegnato per due anni (l’ultimo delle medie, e il primo del liceo), ma agli allievi restava la possibilità di apprendere al suo posto russo, francese o amarico.Partirà quindi questo progetto-pilota in circa 200 scuole, prevalentemente nella zona di Haifa e della Galilea, dove la percentuale della popolazione araba è più alta. Migliaia di allievi ebrei di quinta elementare (sia nelle scuole laiche sia in quelle nazional-religiose) saranno avviati all’apprendimento non solo della lingua ma anche della cultura araba. In classe troveranno insegnanti arabi, reclutati appositamente per garantire la riuscita del progetto. Arabo ed ebraico sono idiomi per molti versi simili: secondo gli educatori esiste la speranza che una migliore conoscenza dell’arabo serva anche ai giovani israeliani per arricchire l’ebraico in cui si esprimono.
Se questo progetto avrà successo, sarà gradualmente esteso nei prossimi anni anche alle altre scuole pubbliche di Israele. Già adesso, rileva il ministero dell’istruzione, si nota un crescente interesse degli studenti liceali verso la lingua araba: il numero di quanti chiedono di portarla agli esami di maturità sta salendo. “Attraverso l’insegnamento dell’arabo desideriamo spingere gli allievi a conoscere il loro prossimo” ha spiegato il dott. Shlomo Allon, responsabile dell’insegnamento della lingua araba e dell’Islam nel ministero dell’istruzione.Il progetto era stato elaborato anni fa, ma solo adesso è stato possibile avviarlo. “La conoscenza dell’arabo è una condizione necessaria per favorire l’inserimento di Israele nella Regione” ha notato il prof. Zvi Zameret, presidente della segretaria pedagogica del ministero. Ma proprio in una giornata dominata dalle dichiarazioni di buona volontà due Ong locali hanno pubblicato un rapporto secondo il quale a Gerusalemme est il sistema educativo per la popolazione fa acqua da più parti. “Ci mancano i fondi per ovviare a mancanze accumulatesi nel corso di molti anni” hanno replicato il ministero dell’istruzione e il municipio della città. Risposte che non soddisfano la popolazione: per far fronte alla crisi dell’istruzione pubblica, metà degli allievi di Gerusalemme est sono costretti a ricorrere a istituti privati e costosi. settembre - 9 - 2010,http://www.italnews.info/

Nessun commento: