sabato 4 settembre 2010


Tallet

Il divieto di “farsi” delle immagini,

secondo alcuni studiosi, pare corroborato dalla struttura stessa del racconto biblico che è asciutto, conciso, non fantasioso e offre pochi spazi alle descrizioni dei paesaggi. Una teoria che legge l’ebraismo dall’angolatura della storia delle religioni. L’assenza delle immagini però non esclude il mondo delle immagini così come l’incolore non nega la presenza del colore che invece diventa essenziale in alcuni passaggi narrativi della Torah. Basti pensare ad esempio all’arcobaleno, all’azzurro del talled o alla descrizione del pettorale sacerdotale. Sonia Brunetti Luzzati,pedagogista, http://www.moked.it/

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