martedì 23 novembre 2010


Atlit: capo di prigionia inglese

LETTERA DI UN ISRAELIANO A TUTTI I CITTADINI DEL MONDO

A tutte le anime belle del mondo
Ciao, amico mio, prima che tu ci attacchi e ci accusi di essere malvagi e senza pietà. Prima che tu mandi e-mail dicendo che noi (Israeliani) siamo il problema del mondo. Prima che tu decida che noi (Israeliani) siamo i cattivi, e tutti gli altri sono solo “poveri e deboli”. Vorrei sapere se davvero tu conosci la realtà dei fatti che ora ti descrivo. Quando tu sei nato sei uscito dall’ospedale con fiori e regali. In Israele i neonati escono dall’ospedale con una maschera antigas (per paura del nemico) nella borsa. Quando tu vai all’asilo impari come dipingere e cantare. I bambini all’asilo in Israele devono imparare cosa si fa quando si sente la sirena, e dove si trova un rifugio per nascondersi quando cadono le bombe. Quando tu festeggi le tue feste, ricorda che in Israele si festeggia il fatto che nessuno fino ad oggi è riuscito a cancellare il nostro popolo dalla faccia della terra. Quando tu ricordi il giorno in cui è morto un amico o un parente, noi in Israele ricordiamo i 6 milioni di ebrei che furono bruciati e trucidati e massacrati e lasciati morire solo perchè erano Ebrei. Quando tu all’età di 18 anni continui a studiare, sappi che noi all’età di 18 anni dobbiamo fare il servizio militare (che dura 2 anni) senza sapere se vivremo fino all’età di 20 anni. Quando tu pianifichi di goderti una bella vacanza all’estero e cerchi i posti più lussuosi, sappi che noi dobbiamo controllare dove si potrebbe andare in vacanza senza essere in pericolo. Quando tu, nel tuo paese, costruisci una casa e fai dei progetti per un certo numero di stanze, noi, prima di tutto, dobbiamo progettare una stanza che possa servire da rifugio contro le bombe. Quando tu vai a divertirti in un locale, in un ristorante, in un bar, chi ti aspetta è una “hostess”, carina, all’entrata, noi invece abbiamo dei soldati armati ad aspettarci, perché c’è sempre il pericolo di un attentato. Quando tu entri in un autobus che ti porta al lavoro, non devi guardarti attorno. Noi guardiamo continuamente gli altri con sospetto - pericolo terrorismo. Nell’ultima guerra alla quale ha partecipato il tuo paese, forse c’era tuo nonno (che oggi ha 87 anni), mentre io, oggi ho 37 anni, ed ho già partecipato a QUATTRO guerre. QUESTA É LA REALTÁ CHE NOI STIAMO VIVENDO OGNI GIORNO. Abbiamo sempre sperato e aspettato la PACE . Ma oggi, esistono ancora presidenti di tanti paesi che dichiarano ad alta voce che si deve DISTRUGGERE Israele. E sembra che dobbiamo ancora aspettare chi sa fino a quando prima che il mondo capisca cosa significa questo nostro modo di vivere! Perciò, tu, che stai vivendo nel tuo paese e ogni tanto ascolti le notizie su Israele, sul Medio Oriente, ti prego - fammi il favore - non credere di sapere davvero tutto e di poter giudicare facilmente e sapere subito chi ha ragione... Ma se proprio vuoi capire un po’ di più - sei invitato a venire in Israele e vivere qui per un po’ di tempo, e poi, eventualmente, ne potrai parlare. Shalom, un cittadino Israeliano. da Amici Di Israele 9 novembre 2010

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