Washington, 20 nov. - (Adnkronos/Washington Post) - E' morta all'eta' di 97 anni Malvina Burstein, la donna che con uno stratagemma riusci' a salvare la vita di circa 1500 ebrei ungheresi durante la Seconda Guerra Mondiale.Nata Grunfeld, Malvina era originaria di Trebisow in Cecoslovacchia. Dopo l'invasione nazista aveva chiuso il negozio di modista ed era vissuta per un anno nascosta in una cantina, fino a quando non era riuscita a fuggire in Ungheria nel 1942 grazie a documenti falsi. A Budapest era entrata in contatto con altri ebrei. Uno di loro riusci' a ottenere centinaia di falsi permessi di lavoro per non ebrei ordinandoli per telefono all'istituto poligrafico nazionale ungherese. L'uomo si era spacciato per il proprietario di una grossa fabbrica. Malvina, che era graziosa ed elegante, ando' di persona a ritirare i documenti per tre volte, fingendo di essere la segretaria dell'industriale e assumendosi cosi' la parte piu' rischiosa del piano. I permessi furono poi distribuiti ad altrettanti ebrei. La maggior parte di loro sopravvisse e dopo la guerra ando' a vivere in Israele.Emigrata negli Stati Uniti, Malvina si e' sposata e ha condotto una vita lontana dai riflettori. Ha trascorso gli ultimi anni in una casa di riposo del Maryland e la sua morte appare oggi suoi giornali, a diversi giorni dalla scomparsa.
mercoledì 24 novembre 2010
Shoah: morta Malvina Burstein, salvo' 1.500 ebrei ungheresi
Washington, 20 nov. - (Adnkronos/Washington Post) - E' morta all'eta' di 97 anni Malvina Burstein, la donna che con uno stratagemma riusci' a salvare la vita di circa 1500 ebrei ungheresi durante la Seconda Guerra Mondiale.Nata Grunfeld, Malvina era originaria di Trebisow in Cecoslovacchia. Dopo l'invasione nazista aveva chiuso il negozio di modista ed era vissuta per un anno nascosta in una cantina, fino a quando non era riuscita a fuggire in Ungheria nel 1942 grazie a documenti falsi. A Budapest era entrata in contatto con altri ebrei. Uno di loro riusci' a ottenere centinaia di falsi permessi di lavoro per non ebrei ordinandoli per telefono all'istituto poligrafico nazionale ungherese. L'uomo si era spacciato per il proprietario di una grossa fabbrica. Malvina, che era graziosa ed elegante, ando' di persona a ritirare i documenti per tre volte, fingendo di essere la segretaria dell'industriale e assumendosi cosi' la parte piu' rischiosa del piano. I permessi furono poi distribuiti ad altrettanti ebrei. La maggior parte di loro sopravvisse e dopo la guerra ando' a vivere in Israele.Emigrata negli Stati Uniti, Malvina si e' sposata e ha condotto una vita lontana dai riflettori. Ha trascorso gli ultimi anni in una casa di riposo del Maryland e la sua morte appare oggi suoi giornali, a diversi giorni dalla scomparsa.
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