sabato 11 dicembre 2010


Nasce l'asilo nido Gam Gam

La crisi demografica e identitaria dell’ebraismo italiano si combatte con una nuova stagione di progettualità. Nasce ispirandosi a questo assioma la grande avventura di Gam Gam, il servizio di asilo nido che il Consiglio della Comunità ebraica di Firenze ha deciso di regalare ai suoi iscritti aprendone le porte nel cuore della festa di Chanukkah al termine di una cerimonia breve ma intensa, scandita dall’affissione di una mezuzah e dall’accensione dei lumi della Chanukkiah. Alla cerimonia hanno partecipato tra gli altri il presidente della Comunità ebraica Guidobaldo Passigli, i due vicepresidenti Franco Ventura e Daniela Misul, il consigliere con delega all’educazione Silvia Bemporad, il rabbino capo Joseph Levi, il segretario Emanuele Viterbo e le educatrici della scuola materna accompagnate dai loro giovanissimi allievi e da alcuni curiosi.La realizzazione del nido è stata decisa a inizio luglio con il consenso quasi unanime dei membri del Consiglio della Comunità ebraica (tra cui la vicepresidente Misul che già durante il suo mandato aveva individuato la necessità di investire sul fronte pedagogico) dopo l’approvazione quasi plebiscitaria dell’assemblea degli iscritti appositamente convocata nei giorni precedenti. Gam Gam potrà accogliere un massimo di 12 bambini non necessariamente appartenenti a nuclei familiari ebraici che saranno presi in consegna da una cooperativa esterna di educatrici. Per consentire l’erogazione del servizio negli scorsi mesi le sale comunitarie sono state parzialmente rinnovate con una serie di interventi che hanno dotato la collettività ebraica fiorentina non solo di un asilo nido ma anche di una cucina, localizzata nel seminterrato e pensata per arricchire le numerose attività sociali e culturali che vi sono organizzate. Il lavoro di riqualificazione dei locali di via Farini è stato curato dallo Studio Funaro e coordinato dal presidente Passigli in collaborazione con il vicepresidente Ventura. Fondamentali per il finanziamento degli interventi le donazioni di istituti bancari e privati che hanno permesso di alleviare in modo significativo le ingenti spese sostenute per poggiare un solido tassello sul futuro della Firenze ebraica.Adam Smulevich, http://www.moked.it/

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