mercoledì 12 gennaio 2011


Foto gruppo dicembre 2010
Eccoci tornati!(ancora dal viaggio di dicembre 2010)

Come tutti Voi , è giunto anche il nostro momento .. il duro ritorno alla realtà … d’altronde” non si può fare altrimenti” mi direte, ma resta comunque il fatto che questa vacanza ha lasciato il segno. E tutto questo lo devo a Ghila in primis che mi ci ha portato e mi ha fatto scoprire questo paese dalle mille sfaccettature, a Chicca per l’organizzazione impeccabile e al gruppo di viaggio di ottima compagnia.Questa vacanza mi ha dato molto, è stata assolutamente formativa … mi sono reso conto della realtà che vive questo paese, delle difficoltà che ha nel far interagire tutte queste diverse popolazioni , e ciò nonostante, nella sua buona riuscita. Circassi, Drusi, Bahai, Arabi-Cristiani … popoli che hanno avuto anch’essi una passato difficile ma che ora convivono tutti insieme in questo “enorme condominio” che è lo stato di Israele.Un paese pieno di storia insomma, che se solo potesse parlare la più piccola delle pietre, seppur apparentemente insignificante , staremmo intere giornate ad ascoltarla nei suoi avvenimenti vissuti. Altra “Chicca”, permettetemi la battuta:Migdal – la caparbietà e l’audacia di un uomo determinati dal senso di responsabilità nei confronti della Shoah,in conflitto con la piena coscienza di esser tedesco e cristiano . Assolutamente toccante il momento in cui il Sig. Günther si è raccontato in tutta la sua storia.Tsad Kadima – Studio e ricerca sempre più in sviluppo per l’assistenza di bambini ebrei e beduini con problemi psico – motori.Inoltre, il confronto con i vari relatori sicuramente è stato il momento di maggior interazione e coinvolgimento da parte di tutti noi. D’altronde è giusto che si ascolti e ci sia dialogo anche con persone di opinioni differenti, è la strada migliore per farsene una propria.Ma assolutamente Yad VaShem ha lasciato un segno, come giusto che sia … preservando la memoria di ognuna delle sei milioni di vittime - per mezzo di testimonianze, archivi, video, e soprattutto la testimonianza diretta degli oggetti personali delle vittime della Shoah … affinché non si smetta mai di ricordare.Insomma ci sarebbe da commentare ogni ora di questi intensi 10 giorni passati insieme ma poi diventerei prolisso e noioso, quindi concludo rinnovando il ringraziamento a tutti voi per la fantastica esperienza!
Ognuno di noi aveva un “suo perché” per esser lì, quindi è stato interessante e piacevole conoscere tra una tavolata e l’altra, la storia di ognuno di noi ed in fondo questa è stata l’anima di questo percorso.Un abbraccio Umberto

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