sabato 5 febbraio 2011


Giorno della memoriaStriscioni controIsraele a Bari città

di NINNI PERCHIAZZIBARI - Hanno scelto il Giorno della memoria per tentare di infangare la storia tragica di milioni di persone, vittime della follia dell’Olocausto. Autori ancora ignoti hanno appeso al ponte XX Settembre, due lenzuoli con scritte dal chiaro intento antisemita, che offendono lo Stato di Israele per la politica ritenuta di aggressione attuata nella questione palestinese. «Ieri piangeva, oggi massacra» affiancato da un ancor più esplicito «Israele boia»: entrambi scritti con la vernice spray nera e rossa sullo sfondo immacolato dei lenzuoli hanno campeggiato per buona parte della mattinata di ieri sul ponte situato al termine del centralissimo corso Cavour fino a quando non sono intervenuti gli agenti della Digos, che li hanno rimossi. Un gesto vigliacco che peraltro banalizza la gravità di quanto accaduto nel corso della seconda guerra mondiale con lo sterminio sistematico del popolo ebraico operato dall’esercito tedesco, accomunandolo alla politica, per quanto criticabile, di uno Stato sovrano. Al momento, non è stato individuato chi possa aver partorito tale idea, né il gesto è stato rivendicato, ma in questura ritengono che possano essere responsabili dell’azione gruppi appartenenti alla cosiddetta sinistra antagonista ovvero la frangia estrema della sinistra. «Le indagini sono in corso - spiega Michele De Tullio, dirigente della Digos - per individuare autori e contesto che sembrano riconducibili alla sinistra estrema». In passato, in città, non si ricordano altri episodi del genere. E la scelta di esporsi in occasione della celebrazione del Giorno della memoria appare particolarmente significativa. «Di certo non si tratta di una bravata - aggiunge De Tullio - ma di un atto compiuto da gente che evidentemente mastica attività politica ». E a corroborare l’ipotesi che non possa essere una goliardata di cattivo gusto fatta da studenti, c’è anche un altro dettaglio. Accanto alla scritta «Israele Boia» è stato collocato un simbolo molto simile a un fascio oppure a una mezza croce uncinata, entrambi stilizzati, con l’intenzione di attribuire il conseguente aggettivo allo stato sionista. La Digos, oltre a tentare di decodificare tale emblema, sta anche verificando l’esistenza di telecamere nella zona, in modo da poter identificare gli autori, che, con ogni probabilità hanno agito nel cuore della notte per appendere i due lenzuoli senza essere visti. http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

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