giovedì 17 febbraio 2011


La sposa gentile di Lia Levi

Mercoledì 2 Marzo alle ore 17,00 Miriam Rebhun intervista Lia Levi, autrice del romanzo “ La Sposa Gentile” ed. e/o .
All’inizio del ‘900, in Piemonte, a Saluzzo, contro ogni previsione e nella disapprovazione generale nasce l’amore tra Amos Segre, giovane ed intraprendente banchiere ebreo e Teresa, contadina bella ed apparentemente sprovveduta, cresciuta tra campagna e convento.Un matrimonio veramente misto questo in cui alla differenza di religione si unisce diversità sociale, culturale ed economica, eppure questo strano connubio funzionerà, troverà un suo equilibrio e costituirà per anni un punto fermo nella numerosa e tradizionalista famiglia Segre.Qual è la formula di questo lunga e ben riuscita unione?Ce la svela, con il suo consueto stile vivace ed incisivo, con notazioni felici e dialoghi sempre serrati Lia Levi, delineando con Teresa una figura di donna semplice, ma acuta, determinata, ma non testarda, attenta agli altri, ma coerente con se stessa, una moglie che con i suoi comportamenti ci offre una chiave di lettura diversa e non convenzionale del “matrimonio misto”, un fenomeno da sempre presente e discusso nel mondo ebraico, ma oggi, con la globalizzazione, diffuso a livello planetario.Saluzzo, Ivrea, Torino sono il microcosmo in cui i personaggi vivono, l’autrice non perde mai di vista tutti i movimenti e conflitti che hanno punteggiato i primi decenni del secolo scorso. Socialismo, emancipazione femminile, prima guerra mondiale, guerre coloniali, Fascismo e Nazismo, Leggi razziali, seconda guerra mondiale, dopoguerra, mutano la vita di ognuno e Lia Levi ha il merito di ricostruire in modo lieve ed accattivante un capitolo fondamentale dell’ Ebraismo italiano, sospeso tra emancipazione e leggi razziali, tra anni sereni di speranza e progresso, e anni bui di discriminazione e persecuzione. Sullam n.66

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