lunedì 21 febbraio 2011


L’accusa di Israele: “Missili a lunga gittata su una delle navi militari iraniane”

L’allarme l’hanno lanciato i servizi segreti israeliani. Sulla Kharg, una delle due navi militari iraniane che stanno per attraversare il canale di Suez, ci sarebbero centinaia di missili a lungo raggio per i miliziani di Hezbollah. Armi in grado di colpire Haifa, Tel Aviv e Gerusalemme in pochi minuti. Senza lasciare scampo ai civili.Il report – secondo i bene informati – si troverebbe già sul tavolo del presidente americano Obama e dei vertici militari egiziani. Gli stessi, questi ultimi, che venerdì 18 hanno dato l’ok al passaggio, dopo aver ritirato l’autorizzazione il giorno prima.Le due navi dovrebbero approdare o a Beirut oppure in un porto siriano. Il passaggio, tutto in acque internazionali, non esclude però un blitz militare israeliano. E quel dossier sulla scrivania di Obama serve più per avere l’ok dell’amministrazione americana a un intervento al largo delle coste israeliane.Una prima risposta – americana – l’ha data il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, P. J. Crowley: «Sono molto scettico sul fatto che le navi iraniane stiano andando in Siria solo per esercitazioni congiunte». E ancora: «Nel momento in cui queste attraverseranno Suez, a quel punto valuteremo quali sono le loro reali intenzioni». L’unica cosa che – legalmente – si possa fare è quello di metter su una squadra speciale congiunta delle Nazioni Unite per controllare, in acque internazionali, il vero carico delle navi militari. Questo in forza delle sanzioni imposte dell’Onu all’Iran.Certo, gl’interrogativi restano. E sono tanti. Cosa stanno trasportando davvero quelle due navi? Niente, come dicono gl’iraniani, o armi, come sostengono gl’israeliani? Dove sono diretti davvero? Dove sta andando tutto quello che c’è in stiva? Nel Mossad c’è chi ha avanzato l’ipotesi che questo gesto eclatante serva anche a distrarre dall’altro fronte, quello iracheno-siriano. È in quest’area che, negli ultimi tre anni, sono passati armi e munizioni. Non solo per Hezbollah, ma anche per Hamas. Un viaggio lungo migliaia di chilometri che parte da Teheran, attraversa il confine turco-iracheno, approda in Siria, poi finisce a Beirut, nelle mani di Hezbollah.L’unica certezza, per ora, è che quelle due navi – a meno di ripensamenti egiziani – passeranno attraverso il canale di Suez ed entreranno nel Mediterraneo. Per la prima volta dal 1979.http://falafelcafe.wordpress.com/ 19 febb 2011

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