giovedì 10 marzo 2011


Palestina, Fatah censura uno sketch tv su Gheddafi. I telespettatori si arrabbiano

Diplomazia? Paura di danneggiare i profughi ospiti nel Paese? Poca dimestichezza con la satira vera e propria? Chissà. Intanto resta il dubbio sulla decisione del Fatah, l’autorità palestinese della Cisgiordania, di bloccare uno sketch del programma più seguito e apprezzato nella regione, “Watan ala Watar” (Paese appeso ad un filo). Nel filmato c’è un attore che, vestito ridicolmente da Muammar Gheddafi, arringa la folla, minaccia il mondo, agita lo spettro di Al Qaeda. Al suo fianco c’è una finta amazzone vergine, una di quelle che segue il leader libico nelle trasferte lungo il Paese e fuori. «L’episodio di satira può danneggiare i nostri profughi ospitati nel Nord Africa», si sono giustificati i funzionari palestinesi. Una motivazione che non ha convinto nessuno. Il pubblico ha attaccato l’Anp sulla pagina Facebook ufficiale del programma. «La tv palestinese merita di essere distrutta», ha scritto uno. Gli autori, poi, hanno minacciato di trasmettere lo sketch sul satellite, ricordando che l’audience potenziale è decine di volte più alta di quella strettamente palestinese. E nel frattempo hanno incrociato le braccia: «non gireremo nessun altro episodio fino a quando non andrà in onda quello bloccato», ha detto uno dei curatori, Imad Farajin.«All’inizio ci hanno dato carta bianca: potevamo prendere in giro chiunque e senza freni», ha raccontato Farajin. «Questo vuol dire che possiamo scherzare anche si quello che succede al resto del mondo pan-arabo». «Ora decidono di bloccare l’episodio nascondendosi dietro ai nostri profughi. È solo una scusa. Per questo non ci fermeranno». In due anni di vita, il programma non ha mai avuto problemi. E di sketch velenosi e polemici contro i capi del Fatah e di Hamas ne ha trasmessi a dozzine. Stavolta qualcosa è cambiato. Sarà anche, per dirla con qualcuno, che si fanno sentire le elezioni all’orizzonte? http://falafelcafe.wordpress.com/

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