sabato 2 aprile 2011


Chi attacca i "coloni" lo fa tatticamente, ma in realtà attacca tutta la nazione israeliana e attraverso questa tutto il popolo ebraico, rifiutando una delle basi della sua esistenza, il rapporto con Eretz Yisrael. Ha ragione Ugo Volli. Ma ha torto Ugo Volli quando dice che siamo tutti "coloni". Anche se la scelta di vivere in Eretz Yisrael, idealmente, non può avere limiti spaziali, da quando esiste lo stato d'Israele è esso, e nessun altro, il solo agente autorizzato a mediare le necessità e le aspirazioni politiche degli ebrei in Eretz Yisrael. Purtroppo, una parte dei "coloni" ha agito e agisce in sprezzante vilipendio nei confronti dello stato d'Israele e delle sue autorità legalmente costituite. Infrangere la legge dello stato mediante attività non autorizzate, insultare e anche usare violenza fisica nei confronti dei rappresentanti dello stato (come è realmente avvenuto in diverse occasioni), sono comportamenti non degni di persone civili - ebrei e non, israeliani e non, "coloni" e non. Pertanto, non siamo tutti "coloni".Sergio
Della Pergola,Università Ebraica di Gerusalemmehttp://www.moked.it/

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