mercoledì 6 aprile 2011


scavi in Galilea


Israele ribadisce preoccupazioni su fornitura di missili supersonici alla Siria da parte della Russia

Tel Aviv, Israele - Come previsto in un accordo del 2007 (WAPA 4 aprile) - Nel corso di una conferenza organizzata da "Ria Novosti", l'ambasciatore israeliano a Mosca Dorit Golender ha ribadito che Israele è contraria alla fornitura dei missili Yakhont alla Siria, prevista in un accordo firmato fra i due Paesi nel 2007. Israele, così come gli Usa, ha più volte espresso le proprie preoccupazioni riguardo l'approvigionamento, che prevede la vendita di diversi sistemi missilistici Bastion armati di missili SS-N-26 Yakhont, temendo un rafforzamento difensivo della Siria e la possibilità che questi armamenti cadano nelle mani degli Hezbollah, preoccupazioni che -ha riferito Golender- sarebbero aumentate in seguito alla visita in Russia del primo ministro Benjamin Netanyahu lo scorso mese. Sia gli Stati Uniti che Israele hanno più volte tentato di far rescindere l'accordo, ma senza successo: la Russia ha a più riprese affermato che l'accordo verrà rispettato ed è anzi in fase di implementazione (vedi AVIONEWS). I missili da crociera antinave supersonici anfibi SS-N-26 Yakhont, noti anche come Oniks P-800, hanno una gittata di 300 chilometri, sono in grado di trasportare una testata da 200 kg e di volare diversi metri sopra la superficie dell'acqua, caratteristica che lo rende più difficile da intercettare.

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