mercoledì 25 maggio 2011



Golan

Ue: «Le nuove sanzioni colpiscono anche il presidente siriano Assad»
Fonti diplomatiche: le nuove misure indirizzate a colpire anche «un altro piccolo gruppo di esponenti del regime»
BRUXELLES - Le nuove sanzioni europee contro la Siria colpiscono anche il presidente siriano Bachar al Assad. Lo riferiscono fonti diplomatiche, in margine al consiglio esteri della Ue. NOVE COLPITI - Oltre al presidente siriano, le nuove misure sono indirizzate a colpire anche «un altro piccolo gruppo di esponenti del regime», ha riferito la fonte. In tutto, dovrebbero essere nove le persone ad essere aggiunte nella lista delle 13 personalità già sanzionate. Anche per i nuovi nomi aggiunti, le misure restrittive riguardano il bando del visto di ingresso nella Ue e il congelamento dei beni posseduti su territorio europeo. GLI INCIDENTI - Intanto in un'intervista al quotidiano Israel ha-Yom di Tel Aviv, un oppositore del regime siriano - lo sceicco sufi Abdullah al-Tamimi - sostiene che dietro gli incidenti avvenuti il 15 maggio sulle alture occupate del Golan ci sono lo stesso presidente Bashar Assad, nonchè gli Hezbollah libanesi e le Guardie rivoluzionarie iraniane. Ogni dimostrante palestinese, ha aggiunto, ha ricevuto 100 dollari di compenso per partecipare alla manifestazione. Gli incidenti, i primi nel Golan da decenni, sono avvenuti in concomitanza con la Giornata della 'Naqbà, il 'disastrò agli occhi dei palestinesi della costituzione dello Stato di Israele. Dopo che centinaia di persone avevano abbattuto i reticolati di frontiera, l'esercito israeliano ha aperto il fuoco uccidendo complessivamente tre persone, secondo quanto ha appreso l'Ansa da fonti ben informate. Gli infiltrati, quasi tutti di origine palestinese, sono stati poi costretti a tornare in Siria. Israel ha-Yom aggiunge che lo sceicco al-Tamimi - che dice di trovarsi in territorio siriano, non lontano dal confine con la frontiera libanese - ha inoltrato al premier israeliano Benyamin Netanyahu una lettera di ringraziamento per il comportamento controllato mantenuto dalle forze israeliane durante l'incidente. Un atteggiamento ben diverso, nota, da quello delle forze armate siriane che - secondo le stime in suo possesso - hanno ucciso finora «oltre 5.000» connazionali in rivolta, «e non 850» come sostengono diversi mezzi di comunicazione. L'insolita telefonata fra lo sceicco al-Tamimi e il giornale israeliano è avvenuta con l'aiuto del viceministro per lo sviluppo regionale Ayub Kara (Likud), un druso israeliano che da mesi mantiene contatti con la opposizione siriana. (fonte: Ansa) 23 maggio 2011http://www.corriere.it/

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