Su internet petizioni contro l'esposizione in piazza Duomo per la settimana del turismo. A rischio la sicurezza
Messa da parte la campagna elettorale, a Milano continua a respirarsi aria di tensione. A finire nel mirino delle minacce degli estremisti, questa volta, è l' Esposizione celebrativa "Unexpected Israel", prevista in piazza Duomo in occasione della settimana del turismo. Secondo quanto riporta il giornale israeliano Yediot Ahronot, ci sarebbero state minacce lanciate dai siti antagonisti ad Israele che costringerebbero addirittura la questura a cambiare collocazione della manifestazione. Una possibilità, questa, che getterebbe in serio imbarazzo il neo Sindaco di Milano che, ad una sola settimana dall'elezione, si ritroverebbe già sotto il ricatto degli estremisti. Lui, però, rimanda ogni ordine all'alto. "La decisione spetta a Roma" ha dichiarato Giuliano Pisapia. "Credo che su questo il ministro degli Interni, le forze dell'ordine e il Questore siano i più adatti per ogni decisione sulla base della situazione. Quello che posso dire è che da parte mia -ha concluso- ho sempre creduto in due popoli e due Stati e questo continua ad essere il mio impegno per il futuro".MOBILITAZIONE ANTI ISRAELE - La campagna filopalestinese è partita su internet con il lancio di petizioni contro l'occupazione israeliana di piazza del Duomo. L'evento sarebbe in bilico secondo il quotidiano Yediot Ahronot: la polizia italiana avrebbe manifestato dubbi sulla possibilità di garantire la sicurezza dell'evento in quel luogo, suggerendo di trasferirlo altrove. Magari al chiuso, in un posto in cui sia possibile garantire la sicurezza. La Settimana di Israele a Milano prevede la realizzazione di un padiglione di 900 mq, un concerto di Noa, una mostra a Palazzo Reale o a Palazzo Litta, un'installazione tra piazza Duomo e piazza Castello e una serie di appuntamenti con scrittori israeliani. ALTA TENSIONE - Dopo l'assedio con fumogeni e bombe carta alla casa dell'ex vicesindaco Riccardo De Corato, domenica un gruppo di no global si è reso protagonista di una vera e propria irruzione nella chiesa di san Giuseppe Calasanzio, in via don Gnocchi. Armati di cori e striscioni, gli estremisti hanno interrotto la celebrazione della messa e messo in pericolo i fedeli. Il bersaglio del blitz pare fosse il parroco della chiesa, padre Alberto, reo di aver organizzato dei corsi di educazione sessuale, secondo il dettato del Vangelo.
07/06/2011,http://www.libero-news.it/
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